Regia di Gianni Proia vedi scheda film
Un collage di situazioni bizzarre, spettacoli eccellenti e serate da brivido attorno al mondo, dall'America all'Africa, dall'Asia all'Europa.
Europa di notte di Alessandro Blasetti esce nel 1959 realizzando ottimi incassi con costi irrisori; subito di seguito Luigi Vanzi gira Il mondo di notte, riscuotendo discreti risultati: ecco così che nel 1961 Gianni Proia, regista esordiente quarantenne (classe 1921), decide di seguire pedissequamente la scia e per non sbagliare intitola il suo debutto Il mondo di notte numero 2. A essere del tutto sinceri, né sui titoli di testa né su quelli di coda della versione attualmente – 2023 – recuperabile su YouTube compare alcun titolo, ma questo semplicemente fa parte del progetto, ne dimostra insomma la trascuratezza e il pressappochismo. Chiaramente si tratta di un collage di numeri di spettacolo dei più vari ripresi attorno al mondo; una bella vacanza di lavoro per troupe e regista, per realizzare due ore tonde di intrattenimento a base di curiosità per il pubblico. Se si considera che le riprese sono tutte originali e spesso gli sketch (ballerine, saltimbanchi, animali ammaestrati, artisti di ogni tipo) sono realizzati espressamente per questa pellicola, si intuisce già la distanza dal di poco successivo Mondo cane (Jacopetti, Prosperi, Cavara). Se è vero che da quest'ultimo titolo in avanti il filone inasprirà e parecchio i contenuti, andando alla ricerca di morbosità, sensazioni forti, scandali e vergogne, è pur sempre altrettanto innegabile che quello che oggi si intende con il termine 'mondo movie' è un genere ben più prossimo all'opera di Jacopetti & co., che a questi ingenui e modestissimi Mondo di notte. A proposito: Proia girerà subito dopo un terzo capitolo della saga (Il mondo di notte numero 3) e, più avanti, Mondo di notte oggi (1976) e Siamo fatti così... aiuto!, noto anche come Il mondo di notte numero 4 (1981). 2.5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta