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Candy e il suo pazzo mondo

Regia di Christian Marquand vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Candy e il suo pazzo mondo

di undying
8 stelle

Surreale e psichedelica commedia grottesca, vagamente erotica, devastata nella versione italiana dall'accanimento della censura. Cast di prim'ordine al servizio di una co-produzione tra USA, Francia e Italia che tratta in maniera molto disinvolta il periodo rivoluzionario del '68. Imperdibile.

 

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Durante una lezione scolastica tenuta dal padre Christian (John Astin), la studentessa Candy (Ewa Aulin) si addormenta. Al risveglio, assieme ai compagni di classe, si precipita ad assistere all'esibizione dello scrittore MacPhisto (Richard Burton) al termine della quale, dallo stesso, si fa condurre a casa. Scoperta dai genitori mentre s'intrattiene sessualmente con il giardiniere Emmanuel (Ringo Starr), accetta d'essere trasferita a New York. Dopo un rocambolesco viaggio su un aereo militare (!) Candy finisce in un ospedale, attirando l'attenzione del chirurgo Krankeit (James Coburn). Per una serie di circostanze, fugge girovagando per la città per poi entrare in un ristorante italiano, all'interno del quale il regista Gion Giovanni Gennis (Enrico Maria Salerno) l'importuna con la cinepresa, sino al provvidenziale intervento della polizia. Trasportata su un mezzo delle forze dell'ordine, a seguito di un incidente finisce per salire sul camion dello stravagante fachiro Grindl (Marlon Brando), per essere infine abbandonata nel deserto californiano. Candy si risveglia in aula, scoprendo di avere una fervida fantasia, avendo in realtà sognato tutto.

 

"L'unica differenza tra la vita e la morte è che la morte dura più a lungo."

(Dott. Krankeit)

 

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Candy e il suo pazzo mondo: Ewa Aulin 

 

Imponente co-produzione tra USA, Italia e Francia fortemente sostenuta da Marlon Brando e diretta da Christian Marquand (1927 - 2000), attore che in questa e in un'altra sola precedente circostanza (Il baro, 1963) si è dedicato anche alla regia. Liberamente ispirato da un romanzo di Terry Southern (significativo esponente della controcultura e autore dei copioni di Easy rider, Il dottor Stranamore e Barbarella), Buck Henry sceneggia un'opera psichedelica, volutamente surreale e grottesca nonché intimamente erotica destinata, in Italia, al massacro da parte della censura [1]. Ben scritto e interpretato, Candy e il suo pazzo mondo propone un parco attori di tutto rispetto, anche in simpatici ruoli di comparsa (Marilù Tolo, Florinda Bolkan, Umberto Orsini, Enrico Maria Salerno, Marlon Brando, Ringo Starr, Charles Aznavour, Walter Matthau, Richard Burton, James Coburn). Il film è stato realizzato con un notevole budget (circa 3.000.000 di dollari), che ha permesso di coinvolgere professionali tecnici, in maggior numero di nazionalità italiana. In questo senso è da ricordare, in particolare, il contributo di Giovanni Rotunno alla fotografia e di Gianni Marchetti alla colonna sonora. Cinematograficamente uno spettacolo per gli occhi, il lungometraggio offre momenti memorabili tipo la sequenza in auto, con Burton e la Aulin ripresi dal basso attraverso un vetro o l'arrampicata di Jack la Gobba/Charles Aznavour lungo le pareti del locale transgender [2]. Indimenticabili poi gli effetti speciali di Douglas Trumbull (1942 - 2022), che non passano certo inosservati: le sequenze d'apertura, stranamente efficaci per quanto pure assurde al contesto, mostrano un fantascientifico e suggestivo cambio di location che avviene durante il viaggio panoramico (della macchina da presa) dalle stelle alla Terra, con deriva conclusiva nel deserto. Candy e il suo pazzo mondo riserva momenti di irresistibile comicità pur offrendo una storia illogica, puramente lisergica, che però non soffre della legnosità tipica di molte opere del periodo.

 

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Candy e il suo pazzo mondo: Marlon Brando ed Ewa Aulin 

 

L'uomo ombra: John Shadow

La vita sentimentale della bella attrice, Ewa Aulin, proprio nel periodo in cui interpreta Candy e il suo pazzo mondo, trova equilibrio. Si sposa infatti quell'anno (il 1968), poco più che diciottenne, con il musicista inglese John Shadow. Shadow si è proposto pure in veste di regista, realizzando una manciata di film tra i quali anche il decamerotico Canterbury No. 2 - nuove storie d'amore del '300 (1973) pellicola che da sempre, ed oggi ancora, viene impropriamente attribuita ad Aristide Massaccesi in virtù di uno pseudonimo (tra i tanti) che il cineasta italiano ha altrove utilizzato.

 

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Candy e il suo pazzo mondo: Richard Burton 

 

Curiosità [3]

 

Marlon Brando, nel documentario "Listen to me Marlon" (2015), ha definito Candy e il suo pazzo mondo come "Il peggior film mai interpretato."

 

Interamente finanziato grazie alla partecipazione di Marlon Brando. Il regista Christian Marquand e Brando si conoscevano da molto tempo ed erano buoni amici. Marquand infatti aveva aiutato Brando nei negoziati con il premier francese Georges Pompidou, relativi all'acquisto dell'isola tahitiana di Tetiaroa. A Brando non è piaciuta particolarmente la sceneggiatura, ma si è divertito a interpretare il suo personaggio. 

 

Buck Henry ha scritto la poesia di MacPhisto (riportata in appendice tra le citazioni) pensandola come una parodia di Dylan Thomas.

 

In seguito a una recensione del romanzo Candy, considerato come una satira del "Candide" di Voltaire, gli autori hanno approvato questa interpretazione, sebbene nessuno dei due avesse in mente Voltaire.

 

Il regista Christian Marquand appare brevemente, assieme alla troupe, attraverso un riflesso nell'enorme specchio presente nella scena finale, girata in esterni.

 

Il 21 marzo 1968, durante le riprese, Ewa Aulin sposa segretamente il musicista britannico, diventato regista, John W. Shadow a Tijuana, in Messico.

 

Candy e il suo pazzo mondo ospita cinque vincitori di premi Oscar: Marlon Brando, James Coburn, Walter Matthau, Ringo Starr e John Huston; e due candidati all'Oscar: Richard Burton e Buck Henry.

 

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Candy e il suo pazzo mondo: James Coburn 

 

Citazioni

 

"Domani affronteremo un argomento di grande importanza morale: la gioventù e le sue responsabilità verso la nazione, la scuola, la famiglia, la collettività e, in particolare, parrocchia e polizia!"

(Christian/John Astin)

 

"Troia! Che funesta erezione di spalti e di mura ripara, assedio annoso vi cinge, i membri della greca alleanza ti premono i fianchi, con aste ribalde. Così a me stremata resisti, oh soave nemica, dolceamara colomba, ingannevole albatros. Un orgasmo ti avverte e sfuggi le mie amorose tagliole. Oh tu, passera solitaria, al mio vuoto banchetto mi nutrono indigerite memorie, rivomitati languori. Oh, lussuria..."

(MacPhisto/Richard Burton)

 

"I versi che avete ora ascoltato li ho composti in un ospedale in Birmania, dove languivo ferito a morte, dopo essere stato selvaggiamente aggredito da una mandria inferocita di turisti olandesi."

(MacPhisto/Richard Burton)

 

"Io celebro la virtù, la bellezza, l'incanto, il supremo Eros, l'ineffabile, il desiderio, l'arcana diaspora dei tre sessi, la Dulcis Imperatrix (che Dio solo sa chi è). I miei versi hanno l'innocenza e il turgore dell'età giovane, perché solo i giovani - e soprattutto le giovani - sanno darla... questa verginale bellezza della vita; senza riserve, senza inibizioni, senza false ragioni."

(MacPiston/Richard Burton)

 

"Ave, il miracolo di Darla... è il titolo di uno dei suoi sonetti più riusciti, un trimetro giambico con un distico a rima sghemba. (...) Raccolta di versi contenuti nel poema 'Le mani in fallo'."

 

"Il paziente soffre di una grave forma traumatica introcorticale con infiltrazioni sugli emanglomi cavernosi, da cui il pericolo di un'occlusione dei nuclei lenticolari. Benché io ritenga di poter ovviare con successo alla minaccia in questione, dovremo procedere con estrema cautela in vista di complicazioni nel decorso post operatorio, risultante da secrezioni adrenocortitropiche, che porterebbero alla cosiddetta sindrome di Raffner o rammollimento del ciclista. Nel qual caso il paziente continua a vivere con il quasi completo uso del sistema muscolare, ma avendo le sue capacità mentali ridotte ad un livello paragonabile a quello d'un melone piuttosto maturo. Noi possiamo scegliere tra alcune strade interessanti. Primo: ricorrere al tradizionale 'apri, martella e chiudi', che richiederebbe lo scalpellamento di due terzi del cranio e la conseguente esposizione della materia cerebrale ad una eventuale IA (Inquinamento Atmosferico); Secondo: raggiungere il cervello partendo dal canale rettale, secondo la tecnica del professor Amadeus dell'Università di Ursula nel corso dei suoi esperimenti sulla bertuccia ragno. Ma, diciamolo pure: questo è un essere umano che noi stiamo per operare oggi, non una bertuccia ragno. (...) Dunque che cosa bisogna fare? (...) Noi non staremo a perdere tempo con certi metodi superati e uno più rompiscatole dell'altro. No. Noi getteremo via i trattati e... improvviseremo!"

(Dott. Krankeit, prima di operare)

 

"Stetti una sera a cena, il mio film, è uscito l'anno scorso. Un'indagine sulla minestra, due ore di minestra: fagioli, riso, gnocchetti, carote. L'essenza, lo spirito, il più recondito IO della minestra."

(Gion Giovanni Gennis/Enrico Maria Salerno)

 

"Già a nove anni io sapevo fare alcune cosette che avrebbero scosso da fondamenta il vostro povero mondo occidentale. Io ero capace di sollevare enormi pesi, con mia lingua; potevo vedere attraverso sette lastre di zinco; a me non piace vantarmi, ma ero già in grado di fare conversazione con frutta e verdura. Questo ancora niente, non è che granellino di sabbia rispetto a grande montagna che guarda verso Passo di Cumagandia, se paragonato a quello che faremo tu e io, insieme. Insieme ascenderemo al cammino che porta all'ordine e alla fregola... ehm... alla regola. Su, su oltrevalle di legami materiali, oltre aspri confini di sensazioni negative. Salire, lottare, fino a che avremo raggiunto l'origine, al di là di tempo, di spazio, di noi stessi. La verità di pura energia, la luce. (...) Prima devo insegnarti a respirare. Come respiri tu? Dentro e fuori, puoi negarlo? Dentro e fuori è solo uno di mille modi di respirare: c'è anche avanti e dietro, c'è su e giù. (...) La scienza è materia corrotta, devi liberartene. Lasciale perdere tutte banalità di giorno d'oggi: Apollo 11 che scende su Luna, razzismo, paesi affamati, chewingum, Lucky Strike, inflazioni, la pillola. Mettiti giù! Stenditi, ora cominciamo a respirare..."

(Grindl/Marlon Brando, rivolto a Candy)

 

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Candy e il suo pazzo mondo: Marlon Brando 

 

NOTE

 

[1] La versione distribuita in Italia è priva di ben oltre 20 minuti rispetto a quella integrale. In commissione censura era presente anche il regista Riccardo Freda che così ricordava, nei primi anni Settanta, in un'intervista rilasciata a Luigi Cozzi e pubblicata sulla rivista Horror (Sansoni):

"Benissimo. Una cosa è fare il regista e un'altra è visionare e giudicare i film. (...) Quello che conta, secondo me, è il valore del film, non tanto l'erotismo o l'audacia di una scena. Mi spiego: Visconti in La caduta degli dei, ci mostra un incesto e nessuno ha protestato: il film l'abbiamo approvato tanto è bello e intelligente. Ma a Christian Marquand - infimo regista - e al suo Candy abbiamo dovuto bocciare il film. Io l'avrei fatto passare: un paio di seni nudi della Aulin e un coito anale appena intuito attraverso le tende non scandalizzano più nessuno... però alla fine si è aggiunto l'incesto e il film era tanto scialbo e noioso che non ho potuto oppormi al parere degli altri. È stato bocciato. Dopo un anno è uscito nella versione a mozziconi che avete visto... in pochi, per la verità. Non è stato un affare per i produttori."

 

Il confronto con la versione integrale è impietoso e rende conto del grave danno attuato nei confronti della stessa comprensibilità dell'opera. Presentato in commissione censura con il titolo di Candy il 10 dicembre 1968, con "lo scopo di smitizzare gli aspetti sessuali del mondo moderno, per cui il film è stato realizzato in chiave scherzosa", viene respinto dopo il diniego dei produttori di fronte alla richiesta di effettuare sei tagli di scene ritenute "offensive al buoncostume". Il 9 gennaio 1970, con il titolo mutato in Candy e il suo pazzo mondo, viene ripresentato con l'aggiunta in co-regia di Giancarlo Zagni e dopo ben 11 pesanti modifiche effettuate alla pellicola:

1) rimontata e in buona parte tagliata la scena in cui MacPhisto abbraccia la bambola sul divano;

2) notevolmente tagliata, rimontata e alleggerita la scena tra Candy e il giardiniere (Ringo Starr);

3) soppresse le immagini cruente della scena chirurgica eseguita dal dottor Krankeit (James Coburn);

4) completamente soppresso l'episodio di Candy a letto con lo zio;

5) tagliata la scena del dottore che, dopo aver spogliato Candy, la fa sdraiare sul letto;

6) completamente soppresso l'episodio con John Huston;

7) largamente ridotto e rimontato l'episodio del gobbo (Charles Aznavour);

8) completamente soppressa una scena dell'episodio con il guru (Brando) in cui costui è in intimità con Candy;

9) tagliati numerosi nudi della Aulin e di Brando;

10) viene completamente reinventato il significato del film, attraverso un dialogo aggiunto nelle sequenze finali ambientate nel tempio;

11) viene aggiunta la sequenza del risveglio finale di Candy nella scuola, ribaltando interamente lo svolgersi degli eventi con lo scopo di alleggerire il significato delle scene, trasferendole nella sfera del sogno.

 

Candy e il suo pazzo mondo, così sforbiciato, passa ma con divieto ai minori di 18 anni e i produttori fanno ricorso. Il 19 maggio 1970 la commissione concede la riduzione ai 14 anni, a condizione di ulteriori tagli, effettuati su altre tre sequenze:

1) accorciata la scena del bigliardo tra Ringo ed Ewa Aulin;

2) eliminata la scena del pianoforte: Azanvour che si piega sulla Aulin;

3) tagliate le scene con Brando e Ewa Aulin sotto il lenzuolo.

 

L'11 giugno 1970, del tutto stravolto, Candy e il suo pazzo mondo ottiene il nulla osta con divieto ai minori di 14 anni ed è questa la versione che attualmente circola in home video.

(Informazioni tratte da "Visioni proibite: i film vietati dalla censura italiana" - 1947/1968 - a cura di Roberto Curti e Alessio Di Rocco)

 

[2] Il giocoliere gobbo (Charles Aznavour) sfugge alla polizia strisciando sul soffitto della villa e saltando in una finestra fatta d'acqua: questa sequenza è un omaggio a Le sang d'un poète (1932) del surrealista Jean Cocteau, in cui il personaggio salta in uno specchio d'acqua dopo aver strisciato su un corridoio di porte (l'effetto è stato ottenuto costruendo il muro e il soffitto al piano dello studio e riprendendo la scena dall'alto). 

(Imdb)

 

[3] Imdb.

 

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Candy e il suo pazzo mondo: Enrico Maria Salerno ed Ewa Aulin 

 

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"Da cosa è venuto fuori quel movimento rivoluzionario, o pararivoluzionario, o semirivoluzionario che il '68 fu? Cosa c'era prima del '68? (...) Sembrerà strano ma pare proprio che oggi i genitori che hanno fatto il '68 non amino raccontarlo ai figli."

(Beniamino Placido)

 

F.P. 15/02/2022 - Versione visionata in lingua italiana - DVD General Video (durata: 102'05")

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