Regia di Michael Campus vedi scheda film
Fantascienza dispotica e "Orwelliana" quella del film diretto da Michael Campus, come se ne facevano negli anni 70', basti pensare a titoli come L'UOMO CHE FUGGI' DAL FUTURO, LA FUGA DI LOGAN, 2022: I SOPRAVVISSUTI, ma anche il più' recente I FIGLI DEGLI UOMINI. Pellicola terribilmente datata e vintage dal punto di vista visivo (costumi, scenografie), ma profetica e attualissima. Un mondo dove una cappa di smog costringe la popolazione a uscire all'aperto coperti da una maschera protettiva. Cibo sintetico in pillole, rapporti sociali minimi, con persone che si muovono meccanicamente come automi. Divieto assoluto di procreare, causa il sovrappopolamento. Pena la morte. Questa mancanza viene risolta con bambole grottesche e inquietanti che dovrebbero sostituire i bambini in carne e ossa. Una coppia (gli intensi Oliver Reed e Geraldine Chaplin) si ribellano a quest'ultima condizione e generano di nascosto un bambino. Come già detto, molto datato, ma con alcune buone intuizioni e idee, come il meccanismo di tortura che subisce Oliver Reed, quando quest'ultimo è in cerca di informazioni ritenute sospette dal regime totalitario al potere, e per un'atmosfera di cupezza, pessimismo e tristezza che aleggia sull'intera pellicola per tutta la sua durata. Intelligente e innovativo, specie per l'epoca. Da recuperare.
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