Regia di Andrew Niccol vedi scheda film
Buon film che se vogliamo da anche da pensare. Merito sicuramente anche del regista Niccol, qua pure sceneggiatore, che da il giusto taglio alla materia, e tratta perfettamente una storia che avrebbe potuto essere il solito pippone moralistico – da denuncia (che poi il giorno dopo si pensa già ad altro), o la storiella melensa e stupida. No, il taglio è “quello giusto”: fatti, bel ritmo, condanna non a parole (tranne in un paio di casi), ma realtà sbattuta in faccia allo spettatore senza troppi filtri (ci sono sia una buona dose di violenza che una buona dose di tette). Una verità che è spiacevole magari sentire, ma che così è. Un ispirato (!) Nicholas Cage vende armi. Soprattutto perché…perché è bravo a farlo, è bravo, molto bravo nel suo mestiere. Le vende a tutti, sapendo benissimo che se non lo fa lui, lo fa un altro. Chiaro, lui personalmente sa che è cosa sbagliata, ma come ci ricorda bene la didascalia finale, i più grandi venditori di armi sono i 5 in sede permanente all’ONU: USA, Russia, Cina, GB e Francia. Chi decide insomma embarghi e procedure di pace, è colui che più al mondo produce e vende armi. Insomma, un mondo che fa un tantino cagare. E il film questo mondo ce lo fa vedere, ma senza annoiare per un solo minuto, anzi, appassionando parecchio, tanto che darò un 8. Bel colpo per il regista, dopo Gattaca e S1m0ne, e prima di In time che per me è stato piuttosto deludente.
Bravo anche Ethan Hawke, nella parte del poliziotto che da la caccia al nostro, fino a incastrarlo, e poi ….non va detto. Molto molto carina la Bridget Moynahan (era la co-protagonista di Io Robot, per dire). Ma il cast è tutto molto buono.
Film poco gradito a certa critica, molto dal pubblico, anche se a suo tempo non andò benissimo al botteghino. Tratta argomenti che di solito si vogliono tralasciare.
Uno dei suoi risultati migliori
Una delle interpretazione migliori
Ottimo
bella bella
Notevole
Giusto, molto giusto
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