Regia di Andrew Niccol vedi scheda film
Dopo aver visto "Lord of word" e'' possibile considerare ancora A.Niccol un regista/sceneggiatore di grande talento? La risposta e' probabilmente no, perche' questo suo ultimo lavoro, che lo ha visto impegnato anche come produttore, presenta ancora alcuni spunti visivamente brillanti, ma nel suo complesso e' inefficace, freddo e noioso, lontanissimo dai risultati straordinari ottenuti ad esempio con "Gattaca".
Macchinoso, anche per colpa di una voce narrante onnipresente e spesso fastidiosa,"Lord of war" pur basandosi su fatti veri, e' solo sulla carta un film di denuncia, perche' il suo taglio documentarisco ma non giornalistico, e la decisione di Niccol di virare al grottesco, non produce gli effetti sperati. La forza satirica non graffia mai come avrebbe potuto. "Finche' c'e' guerra c'e' speranza" diceva (meglio) Sordi tanti anni fa. Da allora la situazione e' cambiata, ma in peggio e dei (terribili) conflitti in Africa, continua ad interessare molto poco a tutti, salvo che ai trafficanti di armi!
La scelta di voler incentrare tutto il racconto solo o quasi sul personaggio del mercante d'armi, avrebbe meritato un attore di spessore assoluto (per intenderci un Ed Norton o un Daniel Day Lewis) quale il monocorde N.Cage certo non e', ma pare che in molti fatichino a capirlo. Scorsese a suo tempo con "Al di la' della vita" aveva commesso lo stesso grave errore. Tutti gli altri attori sono rilegati ad interpretare tipi, piuttosto che personaggi, quasi delle macchiette, vedi il padre del protagonista, che sembra uscito da uno degli ultimi deboli lavori di Woody Allen. E dire che l'inizio, mi riferisco ai titoli di testa, con la visionaria descrizione della "nascita" e della "morte" di un proiettile, aveva fatto molto ben sperare, cosi' come il contrappunto musicale. Poi pero' troppo poco, anche se comunque sempre piu' di quanto si vede nei dozzinali film hollywoodiani.
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