Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film
Il film è sicuramente atipico nel panorama italiano, e questo è apprezzabile. Anche la regia di Guadagnino, guarda di più alla forma che ad altro. Scene patinate non lo sono per essere solo fini a se stesse, ma sprigionano un sapore di ricordo malinconico, sporco dei primi passi sessuali di un adolescente, che colpisce e coccola allo stesso tempo. Il reparto degli attori è buono, perché oltre ad una ispirata Geraldine Chaplin, abbiamo Elio Germano in versione carogna, e ci piace, e Primo Reggiano che forse ha da scrollarsi di dosso non pochi luoghi comuni. Su tutti non vola alta però Maria Valverde, la Melissa P. del titolo. Poco affascinante, la sua è una bellezza acerba, ma comunque combattiva. Non turba le coscenze e non verrà ricordata come nuova Lolita. Non ha vero sangue ribelle nelle vene. Sangue che invece deve aver avuto l’omonimo libro, se la stessa autrice ha disconosciuto poi il film, che sicuramente è castrato e mostra molto di meno di quello che dovrebbe mostrare.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta