Regia di Curtis Hanson vedi scheda film
Percorso particolare,ma non nuovissimo, quello di Curtis Hanson da regista di genere ad autore di film più particolari e personali; era evidente sin da "Wonder boys" lo strappo (ma a ben vedere anche i titoli più da "gran pubblico" avevano qualcosa di diverso dal solito) e "In her shoes",lo conferma. Gli manca, certo, qualche cosa, qualche sforbiciata al minutaggio lo avrebbe reso migliore, e come per il film con Douglas citato prima, ci si mette un pò ad entrare nella storia , però Hanson fa valere la sua dote di buon narratore e di ottimo direttore degli attori, traendo il meglio da un cast cui i ruoli importanti sono al femminile. E femminile è la sensibilità e la complessità dei rapporti tra le due sorelle antitetiche e a un grado di incompatibilità alto, ma irreversibilmente legate.Toni Collette conferma il talento tragicomico che possiede,Cameron Diaz dipinge una bellezza sfavillante e tremendamente incline all'avventatezza,Shirley MacLaine fa suo il bel personaggio della nonna che fungerà da collante alle due sorelle in conflitto.
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