Regia di Giacomo Campiotti vedi scheda film
Dopo gli esami di maturità, quattro ragazzi (di cui uno disabile) e due ragazze di Roma, compagni di classe ma non troppo amici, partono per una gita sul Monte Cristallo. Ma il loro leader muore scivolando dalla roccia. Di fronte al lutto e all’ingresso nell’età adulta, ognuno si rivela per ciò che è. E che vorrà essere, come adulto. Il cinema di Campiotti ama i grandi spazi naturali e il respiro altisonante. Qui, nonostante la sincera ispirazione e la fiducia nella storia (ispirata a un episodio autobiografico del regista, stavolta anche produttore) la sceneggiatura, di Campiotti e del consueto collaboratore Alexander Adabachian, non scampa al didascalismo del distillare precetti di vita come un bestseller di Coelho. Il che finisce col vanificare l’intento educativo («cerca la forza dentro te stesso»). Il cast di quasi tutti esordienti, su cui spicca Max Cipolla, il ragazzo spastico, non ha colpe. Neanche Natalia Piatti, già efficace ragazzina in Il tempo dell’amore. Naturismo e tentazioni new age fuori tempo massimo contribuiscono a non farci mai sentire questi “guerrieri della luce” (dal titolo provvisorio) davvero autentici. Bel cameo di Francesco Salvi.
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