Regia di Liev Schreiber vedi scheda film
Si respirano le atmosfere del treno di Mihaileanu in questo viaggio attraverso gli splendidi paesaggi ucraini ma anche attraverso il ricordo e la memoria di eventi che hanno cambiato la storia dell'umanità ed a maggior ragione quella dei luoghi e delle persone che li hanno vissuti. Il tutto però affrontato con leggerezza, colore, luce, qualche sorriso genuino e soprattutto tanta musica; in modo da stemperare quelle angosce e far emergere quel poco di positivo che hanno lasciato. I dialoghi sono decisamente appropriati, divertenti ed impegnati a seconda del contesto ma sempre in maniera originale ed incisiva. Il ricordo illumina ogni cosa da dentro, cammina a fianco dell'uomo e crea legami con altri uomini generando infinite ombre che ci accompagnano in ogni dove; è il vero protagonista di tutto, quello che sancisce il finale "illuminato", quello che impregna ogni oggetto che il giovane Jonathan raccoglie ovunque vada; per non dimenticare. E' la frase più ricorrente in ogni celebrazione della Shoa, "per non dimenticare", ed è quella che in silenzio, in maniera sottesa ma onnipresente accompagnerà lo spettatore lungo tutto il film, dettando infine anche il suo insegnamento morale. Bel racconto, in una cornice meravigliosa e con forti contrasti tra culture diverse e diversi contesti, quello storico e quello presente, da vedere senza dubbio. Mancano due nomi tra gli attori, quello di Laryssa Lauret che invece è da segnalare per l'enorme carica espressiva e per la grandiosa bellezza nonostante gli anni si facciano sentire sul viso, e quello di Boris Leskin che è anch'esso degno di menzione per la grande carica umana che sa imprimere al personaggio. Voto: 7,5/8.
Bellissima. Allegra e caratteristica, è la colonna sonora ideale, intrisa di sonorità tipiche di quelle zone.
Bravo ma non a livelli eccelsi.
Simpatico.
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