Regia di Liev Schreiber vedi scheda film
Ho letto il libro quest'estate ed ero proprio curiosa di vedere il film. Il libro è contorto, complesso soprattutto all'inizio, ma se si riescono a superare le prime cinquanta pagine, diventa coinvolgente. Il film invece colpisce subito. Bravo il regista, la trasposizione cinematografica non era certo facile. Non è un film sulla shoah (l'olocausto tocca la storia solo di striscio) è qualcosa di più. I tre personaggi che compiono il viaggio sono tutti e tre protagonisti. Il nonno in particolar modo che, ad un occhio disattento, inizialmente può sembrare solo di contorno. Emblematiche le sue espressioni quando il figlio parla a tavola e quando vede per la prima volta la vecchia fotografia. Tante le cose che mi sono piaciute: la struttura del racconto, la fotografia, la scelta della voce fuori campo, il montaggio, l'umorismo di alcune scene, la serietà di altre, l'interpretazione...
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