Regia di Jean-François Richet vedi scheda film
Al distretto di polizia numero 13 di Detroit sono tutti in attesa di festeggiare il capodanno. Proprio all'ultimo momento arriva una grana: una tormenta di neve ha infatti costretto un furgone blindato con alcuni detenuti a bordo a sostare proprio presso quel distretto. Tra gli ammanettati c'è anche un boss della criminalità (Fishburne) che dovrà testimoniare a un processo, rivelando la collusione con alcuni poliziotti. È per questo che nottetempo scatta l'agguato: un commando di teste di cuoio armate fino ai denti fa irruzione presso il distretto, confidando di fare una carneficina e di addossare la colpa agli uomini del boss. Ma le cose non vanno secondo i piani, il sergente Roenick (Hawke) decide di affidare armi e munizioni anche ai detenuti pur di difendersi e alla fine ne uscirà miracolosamente vivo.
Assault on precinct 13 è il remake di un poliziesco ultraviolento che John Carpenter diresse negli anni '70 (Distretto 13: le brigate della morte), che a sua volta era un tributo a Un dollaro d'onore di Howard Hawks: rispetto ai suoi progenitori, il film diretto da Richet ha meno mistero e poca capacità innovativa. C'è invece molto mestiere - col consueto mix di azione, melodramma, sentimentalismo e psicanalisi - ma alla fine non si va granché oltre la conta dei morti. Un casting assai indovinato e l'azione incalzante danno comunque nerbo al film.
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