Regia di Jared Hess vedi scheda film
“Ogni generazione ha l’eroe che si merita” : è questa la frase di lancio stampata sulla locandina di “Napoleon Dynamite” dell’esordiente Jared Hess, film vincitore dell’MTW Awards insieme al suo protagonista Jon Heder. Strillone pubblicitario e riconoscimento peraltro indicativi di un prodotto con un suo preciso e ben definito target fuori dal quale l’impreparato ed un po’ attempato spettatore si ritrova smarrito ed annoiato testimone delle disavventure di questo teenager depresso ed alienato. Scarto generazionale a parte, Napoleon Dynamite è un curioso e bizzarro esemplare di fauna giovanilistica a stelleastrisce: dinoccolato, capelli rossi e ricciuti, stivaletti spaziali, pantaloni sbracati e con la stupida passione di giocare da solo con una palla appesa ad una corda, Napoleon si muove tra i suoi simili – i compagni di scuola della Preston High – e familiari – fratello, zio e nonna alquanto singolari – con quella goffaggine, indolenza e passività che a pelle ce lo rende inizialmente ostico. Ma è soprattutto merito del suo interprete – la rivelazione Jon Heder – se alla fine riusciamo a tifare per questo extraterrestre – ma poi così extra? – del Pianeta Terra che riesce a convincerci di come la sua originalità insolita e vago disorientamento siano l’urlo silenzioso e globale di una gioventù che reclama spazio ed attenzione per i loro sogni che per quanto semplici e piccoli necessitano ugualmente di identico rispetto e considerazione.
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