Regia di Robert Schwentke vedi scheda film
“Flightplan” è un thriller claustrofobico ad alta quota, in cui una coraggiosa donna, Kyle (Jodie Foster) si trova in un aereo in compagnia della figlia, viaggiando verso casa con la salma del marito assassinato/suicidatosi, nella stiva del grosso aeroplano. All’improvviso la bambina scompare. Tutto l’equipaggio, dal capitano all’ultima delle hostess, ingaggiano un tira e molla con Kyle, quasi la convincono di essere pazza, visionaria, paranoica, ma alla fine, il classico colpo di scena e l’intensissimo finale.
Jodie Foster, rinomata specialista di ruoli thriller, inscena un personaggio complicatissimo (ingegnere vedova in fase di “elaborazione del lutto”), mettendo in scena delle peculiarità già apprezzate in “Panic Room”. Nel complesso, il film conquista lo spettatore con ritmi serrati ed una sceneggiatura che, anche se a tratti somigliante ad una groviera, risulta sufficientemente compatta. Un pregio del film è che le atmosfere thriller non vengono portate troppo per le lunghe, vista l’esigua cerchia di personaggi; il momento di comprendere chi sta tendendo la trappola a Kyle non arriva alla fine, ma ad un punto del film perfetto per consentire un finale “action”.
Non sarà il miglior thriller del decennio, ma “Flightplan” piace…
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