Regia di Aleksandr Sokurov vedi scheda film
"Toro" ("Telets") diretto nel 2001 da Aleksandr Sokurov,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia si svolge nel 1923 e racconta che l'ex leader
russo Lenin,quasi alla soglia dei 50 anni,
vive isolato e immobilizzato a causa della
grave malattia che ha consumato il suo corpo e la sua mente,
e si sta lentamente spegnendo e avviando verso la morte.
Il Film è prodotto dalla LENFILM e dal dipartimento
della cultura russa,ed è diretto da un regista capace
come Aleksandr Sokurov,che dopo il buon "Moloch" del 1999,
continua con il 2° capitolo della tetralogia del potere,
con un prodotto completamente diverso di questo e ci
racconta l'agonia di Lenin per la malattia che l'ha
distrutto piano piano,e allora il regista vuole
focalizzare quello che c'era intorno a lui e
i suoi pensieri,che più vanno avanti e più
mancano di senso.
L'ex leader russo vive in completo isolamento
dove il telefono non funziona e non arrivano
lettere e questo lui se ne accorge,e ha dei momenti
di ira e quando incontra il nuovo capo del partito,
paragona la politica di esso alla violenza.
Poi il regista sceglie di mettere più rumori
d'ambiente che la musica,per farci entrare
nella drammaticità della malattia e della
sua solitudine con i suoi pensieri,e riesce
ad essere molto reale,con un atmosfera
malinconica e nello stesso terrorizzante
per l'odore di morte che ti trasmette,
e allora si sente l'orologio a dondolo,
le porte che scricchiolano e gli uccelli
che cinquettano con il vento.
Il leader Lenin e interpretato da un gigantesco
Leonid Mozgovoy,che lo incarna in modo egregio
e offuscando tutti i suoi comprimari per la
bravura.
Nel Cast figurano anche:
Marija Kuznetsova-Sergej Razhuk-Natalja Nikulenko-
Lev Yeliseyev e Nikolai Ustinov.
Invece segnalerei la fotografia realizzata
dallo stesso regista che da il senso
di inquadrature simili a quadri,
con cromature offuscate,ed è molto
particolare,ed anche le scenografie
di Natalya Kochergina,che rendono
efficace la messa in scena,anche
se molte volte cade nella teatralità
nella direzione degli Attori.
In conclusione un buon Film,ma anche
difficile per quello che racconta
e anche per come è stato realizzato,
e che bisogna avere molta pazienza
a seguirlo per la sua compiaciuta
lentezza che ha il sapore di un carro
della morte che si avvicina,
ma anche ci rappresenta la storia
di un uomo che si preoccupa come
sarà la Russia dopo di lui,
e che sente la sofferenza in modo
atroce,e contempo non poteva essere
anche politico,perché mentre lui era
lì a morire nel completo isolamento,
gli altri lottavano per il potere.
Il mio voto: 7.
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