1923: poco più che cinquantenne, Lenin si sta lentamente avviando verso la morte. Isolato e immobilizzato a causa della grave malattia che ha consumato il suo corpo e la sua mente, il grande leader è costretto ai margini di quella Storia che tanto ha contribuito a cambiare...
Note
Uno squarcio di sconvolgente umanità, firmato Sokurov.
Profondo verde: Sokurov punta lo sguardo sulle debolezze, le meschinità, le fragilità umane, su una malinconia che urla nel suo quasi onnipresente silenzio, sui grandi prati e i boschi che fanno da pendant al lusso del palazzo, sull'abbandono. 9 1/2
il bianco e nero diventa verde ectoplasma, nell'impossibilità di cogliere classicamente la malattia e la malaria di quella Russsia anni '20, la Russia dove tutto cambiò…
Nel Maggio del 1922 Lenin ebbe la prima emorragia cerebrale che gli provocò la paralisi del lato destro e grandi difficoltà a parlare. Si riprese e continuò imperterrito la sua attività speculativa. Ma il suo calvario era appena cominciato e nel Marzo del 1923 un'altra emorragia cerebrale lo rese del tutto incapace di essere autonomo. Visse ancora qualche mese,… leggi tutto
Deludente, sia nella forma (scialba) sia nei contenuti (confusi). Assai inferiore a Moloch. Qualche guizzo (il grottesco incontro con Stalin; uno struggente primo piano di Lenin e moglie, poco prima della fine); per il resto siamo ai livelli del peggior Tarkovski. leggi tutto
La Legge delle Cinque Sp(h)ighe.
Piano Quinquennale →→ Un po' così, alla Carlona.
Collettivizzazione →→ Incorporazione.
Dekulakizzazione →→ Denazificazione.
Tra il…
Solitamente nell'intestazione delle playlist Libri Animati inserisco il titolo originale dell'opera: siccome anche questa volta, come la precedente (2 su 4), pure l'editore Iperborea, nella scheda del libro presente…
"L'aldilà di Lenin"
Lenin è avvolto dalla nebbia. I colori sono metafisici. La sua dacia è lontana, imprigionata nell'atmosfera di un gelido funerale russo, o meglio, di un funerale appena trascorso. Le guardie e le cameriere non sembrano accudire un malato, ma piuttosto sgomberare la casa di un morto. La senilità del capo rivoluzionario è in perenne bilico…
Film che visivamente ricorda molto da vicino "Moloch" anche nell'inizio con la nebbia e la villa in "bella" vista poi,ci s'addentra nella difficolta' motoria causa grave malattia del Leader Russo dei primo decennio del '900 e nella 2° parte la Storia si fa ancora piu' tragica e visivamente ancora piu' crudele rispetto alla 1° parte.Un risultato finale leggermente noioso e meno convincente al…
il maginifico film di sokurov parte da una moltiplicazione che il capo della rivoluzione proprio non riesce a fare. è malato e mezzo infermo. ha continuamente bisogno di aiuto, ma urla di lasciarlo deambulare da solo che ce la fa. in questa grande villa espropriata L è cirocandato da persone che sono lì per accudirlo e curarlo. il medico sa che non potrà far nulla e sa altrettanto bene che…
TAURUS ovvero la visione di Sokurov.
Persino il titolo mi da l’impressione di potenza, ma di una potenza immobile, come immobile è il cinema di Aleksandr Sokurov. Le sue visioni sono sublimi e a volte ricordano il fragore delle immagini di Ejzestein, così scultoree, ma così bidimensionali, inesorabilmente rivolte alle spalle, al passato. Una negazione del futuro, un rifiuto della…
Venezia, Ca’ Foscari, 9 settembre ore 17, aula Baratto Breve cronistoria piena di buchi _________________________________
E’ arrivato con mezz’ora di ritardo, strappato agli…
Quello di Aleksandr Sokurov è un cinema rigoroso, impegnato, spiccatamente d'autore e, in quanto tale, fortemente impregnato della cultura del suo tempo e del suo territorio. La stretta commistione tra immagini…
Nel Maggio del 1922 Lenin ebbe la prima emorragia cerebrale che gli provocò la paralisi del lato destro e grandi difficoltà a parlare. Si riprese e continuò imperterrito la sua attività speculativa. Ma il suo calvario era appena cominciato e nel Marzo del 1923 un'altra emorragia cerebrale lo rese del tutto incapace di essere autonomo. Visse ancora qualche mese,…
La rappresentazione del potere è sempre un soggetto "in agguato". Che sia per ritrarne il carisma, per farne l'agiografia, per raccontarne le seduzioni e le corruzioni o per buttarla in satira la narrazione filmica…
"Toro" ("Telets") diretto nel 2001 da Aleksandr Sokurov,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia si svolge nel 1923 e racconta che l'ex leader
russo Lenin,quasi alla soglia dei 50 anni,
vive isolato e immobilizzato a causa della
grave malattia che ha consumato il suo corpo e la sua mente,
e si sta lentamente spegnendo e avviando verso la morte.
Il Film è prodotto dalla…
Il secondo capitolo (dopo "Moloch") della tetralogia del potere è un capolavoro assoluto del cinema Sokuroviano, segnato dalla tipica fotografia verdastra mostra gli ultimi giorni del Padre della rivoluzione d'ottobre soffocato dalle attenzioni e spiritualmente vorrebbe porre rimedio ai degradi del suo paese ma il fisico non glielo permette.
La macchina da presa traccia dei solchi profondi nel…
Una fotografia eccessivamente scura e dai toni verdastri. Il tipico film di Sokurov: ricco di impegno ma troppo lento, anche qui arrivare alla fine è una sfida.
Un film che serve, molto di più di un qualsiasi libro di storia, per capire.
E' un ritratto psicologico un altro Moloch del secolo scorso: Lenin.
Se nel fondo del Moloch-Hitler c'era la pazzia, qui troviamo la violenza. Che fa parte di OGNI uomo.
Alla fine Sokurov sembra suggerire un tema a lui caro: la Natura, indifferente al l'uomo, possiede una bellezza consolatoria e prosegue la sua vita…
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Commenti (2) vedi tutti
Profondo verde: Sokurov punta lo sguardo sulle debolezze, le meschinità, le fragilità umane, su una malinconia che urla nel suo quasi onnipresente silenzio, sui grandi prati e i boschi che fanno da pendant al lusso del palazzo, sull'abbandono. 9 1/2
commento di kotrabil bianco e nero diventa verde ectoplasma, nell'impossibilità di cogliere classicamente la malattia e la malaria di quella Russsia anni '20, la Russia dove tutto cambiò…
commento di shadgie