La recensione su Giochi nell'acqua

di steno79

8 stelle

Ricordo che tanti anni fa, quando ero uno studente all'università, ebbi modo di affrontare un esame di Storia del cinema con un corso monografico su Peter Greenaway, che mi diede lo spunto per vedere quasi tutta la sua produzione fino al 1998. Greenaway è stato un autore fra i più puri e intransigenti degli anni 80/90, con una sua poetica assai precisa, forse un po' troppo intellettuale per poter davvero conquistare il grande pubblico, ma ci ha dato numerose opere di pregio fra cui questo "Downing by numbers", che metterei fra i suoi migliori film.

Si tratta di una variazione su alcune ossessioni dell'autore, anche se non tutto risulterà perfettamente intellegibile: la trama, se così se ne può parlare, vede tre donne di diverse età ma con lo stesso nome uccidere i rispettivi partner e poi corrompere il medico legale che si occupa degli omicidi, ma è solo una sorta di pretesto all'interno di un'opera costruita su uno schema fisso, dove hanno molta importanza il gioco infantile, una visione un po' misogina dell'universo femminile, e dove i numeri da 1 a 100 fanno capolino quando meno te lo aspetti. Il film sarà apprezzato soprattutto da chi ama un divertimento un po' cerebrale e non pretenda di sciogliere tutti gli enigmi che Greenaway ci sottopone; le immagini sono composte con raffinata sensibilità pittorica grazie al magistrale contributo del DOP Sacha Vierny e sono accompagnate dalle musiche del consueto Michael Nyman, allora nella sua fase più creativa. Nel cinema di Greenaway conta soprattutto l'impatto audiovisivo delle immagini e la stimolazione intellettuale offerta dallo script; l'interpretazione degli attori sì direbbe elemento quasi secondario, anche se qui spiccano comunque gli ottimi contributi professionali almeno della grande Joan Plowright e di Bernard Hill come coroner. Pur senza arrivare ai vertici stilistici e di provocazione de "Il cuoco il ladro sua moglie e l'amante", "Giochi nell'acqua" è un film che va certamente riscoperto, una "perla avvelenata" come la definì Morandini, uno di quei film britannici che oggi non si fanno più, un'avventura della mente.

Voto 8/10