Regia di Jacques Audiard vedi scheda film
Ennesimo film, a maggior ragione visto che trattasi di remake, sull'opera di redenzione della musica. Ovviamente il soggetto da redimere non può che essere un teppistello, un ribelle e se in più ci mettiamo l'amore, il mix sarà sicuramente vincente. Il lavoro di Thomas è forse l'unico diversivo tensivo del film, dandogli occasione per effettuare dei veri e propri rastrellamenti per sloggiare degli squatters insediatisi negli appartamenti che si occupa di vendere e dandogli anche titolo per aiutare il padre a riscuotere soldi da suoi debitori a suon di botte. Questo film è prevedibile ma ne consiglio comunque la visione per tanti motivi. Innanzitutto la bravura del protagonista principale che rende bene le tribolazioni del suo personaggio e sa gestire, a volte con involontaria comicità, le varie sfaccettature dello stesso, fragile e determinato allo stesso tempo. C'è, poi, una buona regia che sa intercalare qualche buon momento di tensione all'interno di una struttura basata per lo più su sottofondi di pianoforte a suon di musica classica; il finale ne è un esempio lampante, pur essendo fortemente prevedibile viene posto all'improvviso agli occhi dello spettatore, generando comunque un effetto sorpresa. A questo si può aggiungere una buona fotografia, una discreta colonna sonora e degli interpreti comunque all'altezza. Consigliato nel complesso.
Bravissimo.
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