Regia di Gary Chapman vedi scheda film
Al centro di questa coproduzione internazionale vi sono i mitici Ealing Studios, rinati dopo anni di oblio a ridar lustro a una casa di produzione che ha fatto la storia del cinema inglese. La matrice britannica si avverte decisamente anche nel soggetto che, come Galline in fuga prodotto dalla concorrente Aardman, è ambientato durante gli eroici anni della guerra contro il nazismo. Stavolta non siamo più in un pollaio ma in una piccionaia, e i protagonisti del film sono quei piccioni viaggiatori che giocarono davvero un ruolo importante durante quegli anni terribili. Valiant, eroico come il principe omonimo, è un piccione piccolo di dimensioni ma con un cuore e un coraggio davvero grandi, che con altri compagni di avventura un po’ suonati riesce a portare a compimento una missione che può decidere le sorti della guerra. L’operazione nel complesso funziona e nonostante il budget sia terribilmente inferiore a quello delle mega produzioni statunitensi, il livello dell’animazione non delude e si avverte la grande passione di chi vi ha lavorato. Vincente, da parte degli autori, è la scelta di non mostrare mai direttamente personaggi umani; la presenza dell’uomo è segnalata dai suoi manufatti e rimane decisamente lontana nello sfondo. L’unica pecca è forse nell’eccessiva semplicità di un plot che rinuncia troppo presto a costruire un ordito che consenta molteplici livelli di lettura, qualità che probabilmente è la carta vincente dei grandi film americani, da Madagascar in giù.
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