Regia di Giuliano Montaldo vedi scheda film
Con ragguardevole piglio sociologico, Montaldo porta al parossismo le paure del cittadino comune durante gli anni di piombo, costruendo su un magnifico Manfredi il ritratto di un giustiziere della notte all'amatriciana: è l'altro lato della violenza, quello dell'uomo della strada orfano delle istituzioni.
Vittorio Barletta (Manfredi), tranquillo ragioniere al servizio di un finanziere senza scrupoli di Milano (Foà), vive senza grandi pretese con la moglie Ada (Jobert). La morte tragica del suo unico amico (Mezzogiorno) lo spinge a coltivare un tacito desiderio di vendetta nei confronti degli assassini. Così, Vittorio dirotta la sua precisione maniacale nei confronti degli orologi verso quella ben più pericolosa delle pistole: assurto ad eroe per un giorno quando falcidia quattro malviventi, Vittorio si ritrova a vivere nell'ossessione di potersi fare giusitizia da solo, mentre vede la sua vita andare a rotoli verso un tragico finale.
Con ragguardevole piglio sociologico, Montaldo - partito da un soggetto di Sergio Donati - porta al parossismo le paure del cittadino comune durante gli anni di piombo, costruendo su un magnifico Manfredi il ritratto di un giustiziere della notte all'amatriciana: è l'altro lato della violenza, quello dell'uomo della strada orfano delle istituzioni, accecato dalla propria bramosia di vendetta, sul quale fa da propellente il desiderio di riscatto sociale causato dalla scarsa considerazione che tutti hanno di lui.
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