Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Dopo avere imperversato lungo gli anni 70 con una serie di polizieschi sempre più brutali e stereotipati (Milano odia, Napoli violenta, La banda del gobbo e via dicendo), ai primi cenni di crisi del genere Lenzi sterza drasticamente riciclandosi nella commedia erotica-demenziale; il livello delle sceneggiature è nettamente inferiore e, dopo un paio di ulteriori tentativi falliti (Cicciabomba e Pierino la peste alla riscossa), Lenzi si dedicherà quasi completamente all'amato horror. Qui, in una storia scritta dal regista e dal fido collaboratore Dardano Sacchetti, l'idea di base è di mettere su un piano comico, in parallelo, due situazioni diametralmente opposte come un'eccessiva promiscuità (gay incerti ed altri caricaturali, pure troppo certi) ed un'esagerata crociata reazionaria (il pretore bigotto); inevitabilmente, andando a fondo in scenette grevi e facilone, gli intenti critici franano molto presto e prevale il becero-popolare delle battute e dei personaggi. Nel cast troviamo Renzo Montagnani, Anna Maria Rizzoli, Aldo Maccione, Ray Lovelock, Enzo Andronico ed il ballerino-cantante Sammy Barbot; musiche in odore di disco dance di Franco Micalizzi. Il titolo si rifà a quello del film di Alberto Sordi Scusi, lei è favorevole o contrario? del 1967 - l'argomento era il divorzio - ed è l'ennesimo della scia (per es.: Scusi, facciamo l'amore? del 1968 e Scusi, lei è vergine? dello stesso anno, sempre su tematiche sessuali; ed anche la parodia Scusi, ma lei le paga le tasse? del 1971, con Franco e Ciccio). 2/10.
La crociata di un pretore moralista si scontra con le disavventure di un ballerino omosessuale che 'scopre' l'eterosessualità.
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