Regia di Alex Gibney vedi scheda film
La storia ha inizio nel 1985, data di fondazione della Enron, società che vende energia elettrica negli Stati Uniti, ed è raccontata come il più appassionante dei gialli da Alex Gibney, uno dei migliori documentaristi in circolazione (Taxi to the dark side, Freakonomics, Mea Maxima Culpa, The Story of WikiLeaks). Ci sono tre elementi che vengono raccontati ne L'economia della truffa e che rendono imperdibile questo film: in quale maniera fatti che ci appaiono accidentali sono manovrati ad arte, come si vende il nulla e come si fa finanza offshore. Vi ricordate quando, tra il 2000 e il 2001, in California si registrarono continui blackout, peraltro decisamente prolungati? Uno pensa: sarà il caso, sarà un problema di carenza energetica. Macché: erano i tecnici al soldo della Enron che, nel periodo in cui la società, trovandosi in pessime acque, concorreva per la vendita di energia elettrica, staccavano la corrente a comando, facendo schizzare le quote azionarie delle società ritenute "affidabili". Stesso meccanismo quando la Enron si mise a vendere un prodotto che non aveva, la banda larga, o quando, grazie al genio malato del direttore finanziario Andrew Fastow, creò una serie di società offshore che erano semplici scatole vuote che servirono a spalmare gli enormi ammanchi della Enron.
La storia del più grande scandalo finanziario degli Stati Uniti, e probabilmente uno dei maggiori di sempre, ha i suoi antieroi nel presidente Ken Lay, uno passato dal guidare un trattore a guidare una delle più grandi imprese americane, e nell'amministratore delegato Jeff Skilling (chissà perché quella S privativa nel cognome..), un criminale white collar così diabolico e spregiudicato che al confronto Jeffrey Dahmer o Pacciani passerebbero per persone rispettabilissime. Il documentario di Gibney tiene d'occhio Lay e Skilling per l'intera durata del film, mostrando soprattutto la loro impressionante capacità di vendere fumo, di rastrellare miliardi ai danni dei contribuenti, di arrivare persino a investire in borsa sul meteo (se le previsioni ci prendono, le quotazioni salgono…). Il tutto reso possibile anche dal matrimonio indissolubile con la famiglia Bush, prima padre e poi figlio. Soltanto l'epilogo, pensando a come sono andate le cose a casa nostra con il caso Parmalat o con le reiterate frodi fiscali di Berlusconi, lascia l'amaro in bocca: Lay morì d'infarto due mesi dopo la condanna a 30 anni di carcere; Skilling ha avuto una condanna a 24 anni, come un qualsiasi assassino.
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