Regia di Nimród Antal vedi scheda film
Insulso, discontinuo e claustrofobico. I personaggi sono delineati con mano grossolana, il ritmo è discontinuo e alla lunga le atmosfere buie ed i 'cattivi' che popolano la metropolitana di Budapest danno a noia. Semplicistico, con un finale a dir poco patetico, che invece di porsi domande dà risposte non richieste. Forse la luce, piuttosto che il protagonista, non doveva vederla proprio il film stesso. Decisamente noioso e prevedibile.
Un controllore della metropolitana che vive da tempo sottoterra, rifiutandosi di tornare in superficie, viene accusato di una serie di delitti avvenuti nella metro. Quello che probabilmente è il vero assassino muore sotto ad un treno ed il controllore si rasserena e si incammina verso l'uscita. Una tipa si innamora perdutamente di lui.
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