Bulcsú, controllore in metropolitana che ha tagliato tutti i ponti con il mondo esterno, si innamora di Szofi, una ragazza che ogni giorno prende il metrò. Per lui questo amore rappresenta la svolta, ma una serie di omicidi commessi in metrò attira l'attenzione dei dirigenti della compagnia su di lui.
Note
Suggestivo techno thriller magiaro che miscela saturazioni bessoniane anni 80 e un'orgia di visioni ipercinetiche quasi da spot. Lontano dal luogo comune di un cinema ungherese punitivo e militante, urla la propria originalità e la propria modernità, con una protervia visiva controproducente. Ma la cupezza della storia underground ti si attacca addosso e resta: una scintilla di grandezza c'è.
Ricorda Kafka: persone intrappolate in una metropolitana che non sanno come uscire, eppure è semplice! Musica dei Neo da brivido. Un po' lungo ma particolarissimo.
Una full immersion nella metropolitana di Budapest ,un dedalo di buie gallerie e corridoi illuminati a malapena da neon grigiastri. Un gruppo di controllori nella loro odissea quotidiana , tra corse spericolate in treno, duelli anche fisici con passeggeri di tutte le risme e scommesse spericolate. Di mezzo però ci sono anche tanti suicidi sospetti. Tra realtà e metafora, un thriller… leggi tutto
La vita di alcuni controllori a Budapest in una metropolitana in bilico tra decadente e metafisico.
Un film nel quale i limiti della trama, spesso sfilacciata con momenti quasi demenziali inseriti all'interno di una storia noir con scoperti intenti metaforici esistenzialisti, passano in secondo piano e dove è l'atmosfera a far da padrona, in un micromondo sotterraneo… leggi tutto
A parte la discreta padronanza del mezzo cinematografico dimostrata dal del regista, classe 1973, il film offre poco o nulla. A un inizio che si inserisce nel solco tarantiniano seguono sequenze che non sanno quale registro scegliere, dal modello videoclipparo alla commedia demenziale: il controllo dei biglietti si risolve invariabilmente nell'incontro - scontro con personaggi arroganti,… leggi tutto
Un uomo lavora in una metropolitana dove accadono strani omicidi, l’incontro con una strana ragazza vestita da orso cambierà le cose.
Film dal sapore indipendente dell’ungherese Nimròd Antal qui al suo terzo film, il primo però veramente pregno d’un respiro più internazionale e che di conseguenza lo proietterà a quell’Hollywood che…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
La vita di alcuni controllori a Budapest in una metropolitana in bilico tra decadente e metafisico.
Un film nel quale i limiti della trama, spesso sfilacciata con momenti quasi demenziali inseriti all'interno di una storia noir con scoperti intenti metaforici esistenzialisti, passano in secondo piano e dove è l'atmosfera a far da padrona, in un micromondo sotterraneo…
Una sfida, un esercizio di stile, un grande controllo del mezzo cinematografico. Nimrod Antal punta subito alto: Kontroll è 'questo' ma oltre 'questo' o forse proprio per 'questo' il cerchio non si chiude e la sospensione fra il simbolico e l'irrisolto resta molto pericolosa. Besson incontra Tarantino. Però che spettacolo! E che incubo claustrofobico! In una Budapest nera, buia,…
Film che sulla carta poteva essere anche valido, con una storia tutto sommato interessante ed atmosfere cupe e paradossali che a me, personalmente, hanno ricordato “Fuori Orario” . Ma l’analogia si ferma qui, perché per il resto non c’è né l’irriverenza né la stravaganza del capolavoro di Scorsese, e neanche la…
Una full immersion nella metropolitana di Budapest ,un dedalo di buie gallerie e corridoi illuminati a malapena da neon grigiastri. Un gruppo di controllori nella loro odissea quotidiana , tra corse spericolate in treno, duelli anche fisici con passeggeri di tutte le risme e scommesse spericolate. Di mezzo però ci sono anche tanti suicidi sospetti. Tra realtà e metafora, un thriller…
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Commenti (7) vedi tutti
Ricorda Kafka: persone intrappolate in una metropolitana che non sanno come uscire, eppure è semplice! Musica dei Neo da brivido. Un po' lungo ma particolarissimo.
commento di sillabaOgni genere possibile ed immaginabile per un brodo di follia.
leggi la recensione completa di cazzeggiatore del millennioForse tirato troppo per le lunghe, ma questo spettacolo allucinato e perso vale tutta la nostra attenzione.
leggi la recensione completa di luca826Dopo un'ora non ne potevo più di sentire gente che sbraita e dice parolacce. Prodotto indigesto
commento di wang yuVoto 5. [31.07.2010]
commento di PPUna sorpresa.Claustrofobico, ma bello.
commento di slim spaccabecconon male, l'idea è bella , originale, ma non adatta a un film. Il finale è scontato e banale, da evitare.
commento di riotmaker