Regia di Neil Marshall vedi scheda film
Spacciato per un horror è senza dubbio un film “grottesco” di grande “profondità” Ambientato in buona parte nel cantiere TAV Torino-Lione, il film è consigliatissimo per misogeni e calustrofobici. Si tratta infatti della storia di sei belle signore con la passione dell'avventura vanno ad esplorare per la prima volta una grotta, la quale è colma come una spiaggia a ferragosto, di esseri a metà fra Sallusti e Patty Pravo. Gli indigeni nitriscono, non sono per nulla ospitali, ma a un certo punto tiferete per loro. C'è in mezzo anche una storia di corna a rovinare l'atmosfera della gitarella di almeno due delle nostre, moglie e amante affettuosamente amiche, nonostante il marito biricchino sià già trapassato a migliore vita (per altro assieme alla figliuola) dopo uno spiacevole frontale con il camion di una azienda di giavellotti olimpici. Film evidentemente sponsorizzato dalla Zippo Accendini, riesce a mostrarci che aria tira, e insegna che il verbo picchiare, deriva sicuramente dal sostantivo piccone.
Vale la pena di vedere per intero il film per sapere quante di queste sei donne sopravviveranno. Una (e neppure la più simpatica).
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