Regia di Neil Marshall vedi scheda film
Un inizio folgorante e uno sviluppo appassionante che trascina inesorabilmente le sei protagoniste verso una carneficina catartica. Il film è giocato interamente sulla paura claustrofobica dell’inconscio e riesce a rendere concretamente palpabile il ricordo dei nostri più terrorizzanti incubi infantili abitati da presenze altrettanto inquietanti.
Decisamente un buon horror adulto (finalmente!!!) con un inizio folgorante e uno sviluppo convincente e appassionante che trascina inesorabilmente le sei protagoniste verso una carneficina catartica da granguignol, ma tutto giocato sulla paura claustrofobica e sulla competitività e che riesce a sottolineare con indubbia maestria,lo spiazzamento analogamente stravolgente della protagnista per la terribile prova che ha dovuto superare e che continua a perseguitarla giù, nei meandri della sua psiche devastata, più oscuri e bui di quelle grotte, abitata da presenze ben più tragiche e inquietanti di quei mostri ciechi assetati di sangue che strisciano sulle pareti. Pochissimi effetti speciali: la fotografia, l'ambientazione e l'illuminazione (o meglio i "bui" e le ombre) sono le marce in più di questa pellicola che riesce a risvegliare le paure ancestrali delle nostre ossessioni: UN TRANQUILLO WEEK END DI PAURA AGGIORNATO E TUTTO AL FEMMINILE, MAGISTRALMENTE RISOLTO (PER UNA VOLTA TANTO COERENTE ANCHE NEGLI SVILUPPI E SENZA ALCUNA SOLUZIONE A EFFETTO PER QUANTO RIGUARDA IL FINALE, CHE PROPRIO PER QUESTO RIESCE AD ESSERE ANCORA PIù COINVOLGENTE, A RISvEGLIARE LA SENSAZIONE DOLOROSA DI MOLTI INCUBI CHE PERSEGUITANO IL NOSTRO INCONSCIO). Sorprendente sapere che quell'infinito susseguirsi di cunicoli e grotte così realisticamente inquietanti e paurosi, è stato interamente ricostruito in studio!!!!
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