Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Di solito Polanski non tratta così male i suoi fan.Ma stavolta scopiazza una trama di stampo dickensiano a livelli di bassezza di trama e di una ridicola messinscena.Il racconto di Dickens viene ridotto ai minimi termini:l'immagine della Londra ottocentesca è deprimente,tra persone "buone" che non lo sono mai realmente,e ambienti cupi che riescono a non imprimere la passione della storia.Il tutto è già visto e Polanski ormai è peggiorato in maniera impressionante:il suo cinema non è per nulla sviluppato e la sua bontà cinematografica,apice del suo successo mondiale,non è più quella dei tempi d'oro.Il cast è a livelli di vera idiozia,e non c'è nulla di veramente scontato e anche i "finti" colpi di genio di chiara stampa polanskiana non sortiscono l'effetto desiderato.Ormai il griaffiante talento dell'autore di cult epocali come Repulsion,Per favore non mordermi sul collo e il capolavoro del "Devil's passion horror" Rosemary's baby,sembra essersi ancora affievolito.L'ennesima caduta di un grande maestro.Non sarebbe giusto dire basta?Insomma,Polanski ha deliziato il suo pubblico con film straordinari,ma ormai è totalmente fuori dai (suoi) gangheri.Come uomo non è un granchè,come regista sta clamorosamente calando.Caro Roman,is over????
Tratta dal romanzo omonimo di Dickens.
Stanchissimo delle sue abilità si lascia andare ad un'opera di poco spessore.Si riprenderà con il delizioso "L'uomo nell'ombra".Tutti attendiamo Venezia 2011,per vedere Carnage.
Prova pessima.Talento affievolito prima di essere redatto.
Il migliore in assoluto.Parte non semplice,ma ben recitata.
Se la cava.
Piccola parte.
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Sono abbastanza d'accordo sul film in se, che quando lo vidi al cinema mi deluse tantissimo, da grande fan del regista. Forse però sei troppo "cattivo" scrivendo che i capolavori del regista si sono fermati a Rosemary's Baby, dato che dopo questo vengono L'inquilino del terzo piano, Chinatown, Luna di Fiele, Frantic, La morte e la fanciulla, Il pianista, ma anche i recentissimi L'uomo nell'ombra e Carnage, ottimi film a testimoniare che il talento visivo e narrativo di Polanski sono tutt'altro che spenti.
Diciamo che Oliver Twist è un passo falso, un momento di stanchezza, forse dovuto ad un momento infelice personale, dato che di quegl'anni è anche La nona porta, altro film abbastanza fiacco.
Ciao
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