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Adamo ed Eva - La prima storia d'amore

Regia di Enzo Doria, Luigi Russo vedi scheda film

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La recensione su Adamo ed Eva - La prima storia d'amore

di mm40
1 stelle

Adamo nasce da un bozzolo nel terreno; sulla spiaggia, dalla sabbia da lui modellata, viene al mondo Eva. I due, soli sul pianeta, si amano (per fortuna! Pensa che casino il contrario). Incontrano però tribù selvagge e animali voraci da combattere, per generare infine il loro primo figlio. La razza umana prosegue.

 

Ingredienti: una coppia di registi di serie C, più noti (ma neppure tanto, a conti fatti) l'uno come sceneggiatore (Russo) e l'altro come produttore (Doria, che esordì nel cinema in veste di produttore per I pugni in tasca di Bellocchio: una decisa decadenza, la sua parabola artistica); altrettanti interpreti esordienti o quasi, non proprio portati per la recitazione; qualche comparsa; qualche scena documentaria con animali che si accoppiano e/o si divorano fra loro; un set verdeggiante, che richiami la natura preistorica incontaminata; zero budget per i costumi. Il risultato è questo Adamo ed Eva, la prima storia d'amore, un trash movie con tutte le carte in regola: una storia mal scritta e diretta alla bell'e meglio, recitata - eppure sarebbe bastato poco! - caninamente, sigillata da un finale a dir poco ininfluente. Soggetto di G. Longo (chi mai potrà essere? Difficilmente, fosse ancora in vita, l'autore confesserebbe) e di Luigi Russo, sceneggiatura dello stesso Russo, di Enzo Doria sotto pseudonimo (Ezio Passadore; bizzarramente, per i crediti di regia sceglierà invece di firmarsi Vincent Green, forse nella speranza di scorporare la cartella delle tasse a favore delle sue svariate identità fittizie), di Lidia Ravera (!), di Eugenio Benito e, per dare un senso alla coproduzione italospagnola, di Jaime Comas Gil e di Domenico Rafele: insomma, in quel pomeriggio in cui è stato scritto il copione di questo film mancavi solo tu. Se di Andrea Goldman, la protagonista femminile, qui si scopriranno e si perderanno le tracce, per Mark Gregory, compagno di scena, ci sarà un'effimera stagione di fama, negli anni seguenti, come protagonista della trilogia di Thunder (I, II e II), saga di serie Z diretta da Fabrizio De Angelis. La colonna sonora dei fratelli De Angelis è presumibilmente la peggiore da loro mai scritta; da segnalare però la ciliegina sulla torta: la partecipazione, in un ruolo marginale, di Marco Antonio Andolfi, il futuro regista-sceneggiatore-attore del mitologico L'uomo lupo contro la camorra (1987). 1,5/10.

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