Regia di Roberto Mauri vedi scheda film
Un uomo, creduto morto, si avventura nella giungla africana per scovare il suo acerrimo nemico, che qui ha un manipolo di scimmie al suo comando. Nell’impresa di vendetta lo aiuta una donna selvaggia del luogo.
Decisamente bizzarro l’impasto che sta alla base di questa pellicola, un poveristico (all’ennesima potenza) miscuglio di esotismo & erotismo, documentario, avventura, azione e fantascienza, con tanto di classico ‘scienziato pazzo’ che condiziona le menti di un branco di scimmie; avventuriero pronto a tutto; trama di vendetta semplice e lineare; donna selvaggia della giungla da cui il titolo. Di tanto in tanto vengono sfruttati ritagli di riprese presumibilmente africane, con animali selvaggi nel loro reale habitat; per il resto, cioè per il 99% del film, le scene sono ambientate in terra nostrana, con una ricostruzione miserrima della foresta vergine del continente nero. Dietro la macchina da presa c’è Roberto Mauri, mestierante che nel decennio precedente si era destreggiato fra scrittura e regia di peplum, cappa & spada e spaghetti western; qui però la qualità del lavoro si abbassa ulteriormente e il Nostro decide comprensibilmente di trincerarsi dietro lo pseudonimo di Robert Norris. Se la sua mano non è particolarmente felice, comunque Eva, la Venere selvaggia (noto anche come Jungla 2000) era un lavoro davvero arduo da portare a termine in maniera sensata ed esteticamente salvabile. Fra gli interpreti: Brad Harris, Esmeralda Barros, Marc Lawrence, Adriana Alben, Ursula Davis e Mark Farran; la sceneggiatura è dello stesso regista (peraltro qui accreditato con il suo vero nome) da un soggetto di Walter Brandi; le musiche gradevolissime di Roberto Pregadio sono forse la cosa migliore di tutta l’opera. 2/10.
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