Regia di Hany Abu-Assad vedi scheda film
Un regista palestinese, che si è espresso in maniera cinematograficamente valida, e con un senso critico ammirevole, facendo una panoramica, senza isterismi, dei cittadini comuni che vivono questa tragedia e di più mettendo nella bilancia, la scelta sacra della vita, a cui noi assistiamo quotidianamente come spettatori. Scevro di ogni sentimentalismo, ma interessante per la chiave di lettura, per un argomento spinoso come questo.
Il regista riesce, con un giusto e lodato distacco, a descrivere una società che convive con un orrore come quello, senza bisogno di proclami o retorica; certo l’occhio europeo è molto presente, ma è stata la chiave giusta per fare questo film. I vari punti di vista sono rispettati e controbattuti nella maniera più giusta, facendoli rientrare in discorsi reali dei nostri protagonisti, che avrebbero corso il rischio di diventare solo dei simboli.
Importante per noi europei e non solo. avere questo specchio di una realtà troppo spesso fraintesa e coperta da luoghi comuni
Una trama ben congenata e distribuita che "colpisce al cuore"
Una bella regia che riesce a dare un bel contributo ad una causa che è sempre rimasta vittima dei luoghi comuni
LO sguar
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