Regia di Robert Rodriguez vedi scheda film
Robert Rodriguez continua nella sua schizofrenica produzione che da un lato partorisce incubi adulti e dall’altro sogni bambini, come la saga avventurosa di Spy Kids. Alle avventure della famiglia di spie si ispira molto anche questo film, nel quale è coinvolta davvero quasi tutta la famiglia Rodriguez, e dove il regista e deus ex machina dell’operazione si è divertito a lavorare con il 3-D. Il risultato è tutt’altro che soddisfacente, innanzitutto per l’inutile supplizio imposto allo spettatore che deve indossare gli infernali occhialetti di cartone con le lenti colorate per poter apprezzare il sistema di ripresa tridimensionale (con esiti davvero deludenti). Ancora peggio va con la storia, perché il protagonista, il piccolo Max che si rifugia nel mondo dei sogni per poter superare una realtà in cui i genitori si stanno per separare e i compagni di scuola lo beffeggiano, è solo un pallido riassunto, riveduto e corretto, della storia di Alice, ma senza il paese delle meraviglie. Shark Boy e Lava Girl sono i personaggi che la sua fantasia partorisce per rimettere a posto le cose sul pianeta Sbava, metafora della sua scassata realtà, in cui i cattivi hanno le sembianze del suo perfido compagno di scuola Meno e del maestro, il colorito ispanico Mr. Electricidad.
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