Regia di Robert Rodriguez vedi scheda film
Il regista, Rodriguez, è passato da cose tipo El Mariachi, divertenti, a Dal tramonto all’alba, a cose come Spy Kids, scemenze che malgrado botte di star, raccontano le vicende di due ragazzini pseudo spie, con largo uso di computer graphic, ma scemenze rimangono (il terzo è ributtante). Uno dice, bon, lui è finito, e invece poi ti piazza lì un gran bel film, Sin City. Ma nello stesso anno, anche questo, che è indifendibile, di nuovo sullo stile di Spy Kids. Stavolta un ragazzo sogna e annota quanto crea su un diario, e i suoi sogni, da qualche parte divengono reali, tanto che gli si presenteranno davanti. Seguiranno varie avventure che, va detto, in giro c’è anche di peggio, ma siamo a un passo dall’inguardabile.
Il nostro regista poi continuerà ad alternare filmetti mal riusciti per bambini e film cult, tipo Machete. Qua il cast non passerà alla storia, se non per Sharkboy, che è il giovane al tempo non famoso Taylor Lautner, all’esordio, poi celebre tra i teen (le teen soprattutto, ma anche le vedrane) come il lupo di Twilight.
Ok, qua c’è poco da aggiungere, il film ha fatto ribrezzo a critica e pubblico, a me, un po’ meno, ma comunque un 4 ci sta tutto. Il film andò pure maluccio se non male e dunque non dovremmo più sentirne parlare.
Si faccia dare un'occhiata!
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