Regia di Aldo Fabrizi vedi scheda film
Secondo lavoro di Fabrizi regista, come per Emigrantes (di due anni precedente) anche protagonista del suo stesso film. A scriverlo ci pensa Piero Tellini, cui Fabrizi dà una mano per la sceneggiatura; fra gli altri interpreti i nomi maggiori sono quelli di Gabriele Ferzetti e di Lianella Carell, appena giunta alla celebrità nel Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica. Ancora la veste del sacerdote per il protagonista, che solo qualche anno prima interpretava don Pietro Pellegrini (personaggio ispirato a don Morosini) in Roma città aperta di Rossellini; ma questa volta la facciata dell'opera è apertamente quella della commedia. Una commedia cucita addosso a Fabrizi, chiaramente, che non tradisce le aspettative pur nei limiti del lavoro: una storia semplice fatta di buoni sentimenti in cui il 'cattivo' protagonista (ladruncolo appena uscito dal carcere e pure recidivo) è in fondo un personaggio dal cuore d'oro. Questo Benvenuto, reverendo! non è un lavoro particolarmente memorabile, ma è comunque una pellicola onesta che realizza in pieno le sue aspettative. 5/10.
Appena uscito dal carcere, un pover'uomo si ritrova a rubare le elemosine di una chiesa. Si mette così in fuga vestito da prete: ma qualcuno lo scambierà per un vero sacerdote...
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