Regia di Jean Rollin vedi scheda film
Si tratta di uno dei titoli più noti e, a detta dei conoscitori, più riusciti del regista J. Rollin, diventato cult per astrusità horrorifico-erotiche del tutto fuori dal comune.
Qui siamo di fronte a puro trash, ma quel tipo di trash che ha un minimo di originalità e che può anche, alla fine, "divertire". La storia è la solita incursione in un castello infestato da vampiri (i parenti della protagonista ignara, che ovviamente sarà sedotta a scapito di quello che sarebbe dovuto essere il futuro maritino - piuttosto imbranato).
Rollin ha un certo gusto per la caratterizzazione cromatica delle scenografie cimiteriali e alterna momenti di buona resa stilistica delle immagini e assurde incursioni di carattere surrealistico-demenziale (per es. la vampira che esce improvvisamente dalla cassa di un orologio a pendolo, o i dialoghi deliranti e verbosi, ma anche buffi, degli altri due vampiri), con cadute di ridicolo (per es. i libri che cascano dalla biblioteca addosso al fidanzato) e piattezza narrativa. Sorvolo sul finale. Gli attori poi recitano alla meno peggio.
Tutto sommato è simpatico, ma figuriamoci come saranno i suoi peggiori film. 5 1/2
Datatissima e fastidiosa, a cura di un gruppetto rock.
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