Regia di Roberto Benigni vedi scheda film
"Oggi c'è da parte nostra l'indifferenza di fronte all'orrore:ecco,bisogna ricreare l'orrore di fronte all'indifferenza!" Sante parole,quelle di Roberto Benigni nel presentare il nuovo film di cui è autore e protagonista:in un'epoca subissata di immagini,in cui un cinismo ammorbante sembra essere diventata una corrente di pensiero più che un atteggiamento,è vero che bisogna scuotersi,ritrovare la forza semplice e primaria delle emozioni."La tigre e la neve" è una storia d'amore costruita da Benigni e Cerami,ambientata per buona parte del suo decorso sullo scenario di un Iraq prossimo ad essere sommerso dalla guerra dei petrolieri:non ci si spancia dal ridere,e probabilmente,vista la tragedia appena fuori dall'inquadratura,è una cosa voluta e meritoria,si sorride spesso di fronte all'inarrestabile verve del piccolo uomo che ama i versi e mette l'anima al servizio dell'inseguimento di un sogno.Benigni,come gli accade spesso,è un regista qua e là distratto nell'amministrazione dei tempi narrativi,e pure questo è un film anche diseguale,con sequenze che colpiscono e restano impresse,e altre un pò risapute.Ci sono diverse autocitazioni,e qualche battuta sa troppo di "scritto",qualche personaggio(l'insegnante inglese innamorata di Attilio,ad esempio)è poco approfondito o non gli viene concesso abbastanza spazio.Ma si esce dal cinema con una voglia di passeggiare e guardare il cielo,per la speranza che ti trasmette questa commedia,che basta da sola a farcela apprezzare e volerle bene.
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