Regia di Arnold Laven vedi scheda film
Serie B , ma più che dignitosa ....
Il capo Apache Geronimo si arrende e va a vivere nella riserva , ma i soprusi dei Bianchi lo portano a ribellarsi e a fuggire di nuovo .... Questa pellicola racconta un episodio molto romanzato dell' avventurosa vita di Geronimo , credo proprio che di vero ci sia poco o niente , ma ha il merito di schierarsi apertamente dalla parte dei pellirossa . Tra i Bianchi abbondano gli individui loschi , razzisti e corrotti , pronti ad approfittare della loro posizione per arricchirsi sulle spalle degli Indiani . Invece gli Apaches sono ingenui e testardi ma orgogliosi , pronti a sacrificarsi all' estremo per la propria fiera libertà . Il film è di purissima Serie B , ma è girato in maniera semplice e più che dignitosa , avvalendosi delle belle locations selvagge ed inospitali fornite dallo stato messicano di Durango . Efficaci anche i costumi e le altre ambientazioni , come pure la fotografia di Alex Phillips . Arnold Laven è stato una figura importante del Cinema minore e della Televisione americana , dandosi molto da fare ( sempre con gran mestiere e serietà ) in qualità di produttore e regista , come in questo caso . Il cast è a base di caratteristi bravi ma non certo famosissimi , comunque non mancano i volti noti di qualche celebrità televisiva presente o futura .
Così , a fianco dello scultoreo protagonista Chuck Connors e di sua moglie Kamala Devi , troviamo il giovane Adam West ( futuro Batman ) , il simpatico Ross Martin ( prossimo co-protagonista di Wild Wild West ) , il ghigno antipatico di Pat Conway ( Tombstone ) e la stazza di Denver Pyle ( lo zio Jesse di Hazzard ) nel piccolo ruolo del viscido affarista . Come ho detto un film semplice ma genuino , che merita la sufficienza tranquilla : 6,5 .
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