Regia di Robert Luketic vedi scheda film
Che fine hanno fatto i cattivi? I Billy Wilder, i Neil Simon, i Farrelly, persino i più quieti Michael Gordon e Gene Saks degli anni ’60? Mentre il tasso di acidità e zolfo resta spudoratamente alto nelle serie televisive americane, da Sex and the City a Desperate Housewives, al cinema la commedia sembra sempre più confezionata solo “per famiglie” o, peggio, per non dispiacere a nessuna delle infinitesimali frange del “politically correct” (talmente tante, però, da cogliere di sorpresa: questo film, per esempio, è stato boicottato dal FAAN, l’associazione dei portatori di allergie alimentari, per la scena in cui la Lopez mangia inavvertitamente delle mandorle, cui è allergica, con orripilanti – e temporanee – conseguenze). Va così sprecato un materiale non proprio originale ma inesauribile: suocera di alta classe e cultura e tasso di cattiveria cerca di eliminare dalla vita del figlio una futura nuora più “proletaria” (anche fisicamente, basta mettere fianco a fianco Jane Fonda e Jennifer Lopez) e all’apparenza bonacciona. Si poteva fare di più con Quel mostro di suocera che, se non ci fossero tre veri “mostri” sacri, sarebbe sconfortante: ma la strega Fonda è tornata in gran forma e di fianco a lei brilla la comicità sorniona di Wanda Sykes (celebre in teatro e in Tv); e, su tutte, l’apparizione di 5 minuti della grande Elaine Stritch, ottant’anni passati sulle scene e sul piccolo e grande schermo. I giovani, grazie al cielo, stanno a guardare (regista compreso).
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