Regia di Vincente Minnelli vedi scheda film
Formalmente affascinante, però troppo esile per elevarsi al livello di altri grandi titoli di Minnelli. Peccato 7 ESILINO
Gigi è un film 'marpione', perché seduce con la sua bellezza formale, nei colori, nelle scenografie, nella resa attoriale, insomma nella capacità hollywoodiana di creare la meraviglia. Però apprezzato e sedotti da questo grande pregio, da un top-player come Minnelli ci si deve aspettare la marcia in più; cioè una profondità di sguardo capace di oltrepassare i toni briosi della commedia per sconfinare nelle inquietudini di altri generi, ad esempio il mèlo. Invece qui no, lo script è semplice privilegiando il perfetto ritmo brillante con uno sfondo costante di malizia irriverente (easy ma funzionale), rappresentando la chiave di lettura del film affiancata alla grigia monotonia dei ruoli sociali. Dunque il sesso, l'istinto, l'irrazionalità amorosa vengono sostenuti come elementi rivoluzionari per ribaltare lo status quo e rinvigorire le esistenze, paradossalmente suddivise in base alla vitalità indipendentemente dall'età, infatti la gioventù e l'anzianità risultano molto più libere e serene rispetto ai legati e annoiati trentenni... Poi mettiamoci l'elemento musical e il risultato è presto ottenuto, manca solo quella zampata in più...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta