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Gigi

Regia di Vincente Minnelli vedi scheda film

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La recensione su Gigi

di steno79
8 stelle

Con "Gigi" il bravo Vincente Minnelli, maestro del musical e del melodramma, ebbe la sua seconda consacrazione agli Oscar con ben nove statuette vinte fra cui Miglior film e Miglior regia (l'unica assegnata a Minnelli, perché per "Un americano a Parigi" non era riuscito a prenderla). Se si fa la doverosa premessa che i premi più importanti sarebbero spettati ad Alfred Hitchcock per il suo immortale capolavoro "Vertigo", la vittoria di Minnelli fa piacere, considerando che nello stesso 1958 uscì un altro suo bellissimo film "Some came running", probabilmente anche superiore a "Gigi". Venendo al film, si tratta di un adattamento di una commedia teatrale di Colette che aveva avuto grande successo anche con l'interpretazione di Audrey Hepburn. È un film musicale con una dozzina di canzoni che nella versione italiana non sono state tradotte, senza numeri di ballo, che per il tono piuttosto malinconico ricorda "Meet me in Saint Louis", uno dei primi film dell'autore. È un'opera per molti versi squisita, con una smagliante fotografia in Technicolor e una grande cura nel reparto scenografico e nei costumi, a cui forse manca una regia più personale che vada oltre i codici del genere a cui appartiene (in "Qualcuno verrà" Minnelli sfiderà le convenzioni del melodramma dell'epoca con una regia dal sapore più moderno). Le canzoni risultano generalmente piacevoli e non manca una buona presa emotiva grazie anche al valido apporto di un cast in cui brilla ancora una volta la bellissima e raffinata Leslie Caron e si apprezza un Maurice Chevalier autoironico. Qualcuno potrebbe etichettarlo come un esempio di quel "cinema de papa" contro cui era insorto in quegli anni Francois Truffaut, ma rivisto oggi risulta comunque meno invecchiato rispetto ad altri film dell'epoca premiati con la massima statuetta, ed è un compendio delle qualità di un artista della messa in scena che non sarà stato un Hitchcock o un Welles, ma sapeva comunque regalare immagini raffinate ed anche emozioni genuine. 

Voto 8/10

Leslie Caron

Gigi (1958): Leslie Caron

 

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