Regia di Salvatore Piscicelli vedi scheda film
Melodramma crudo e realistico ,girato a Napoli,con una sorprendente Marina Suma.
Rosa (Marina Suma) ,operaia della periferia napoletana ,lascia la fabbrica e si mantiene prostituendosi .Tonino (Cannavacciuolo) ,il suo fidanzato ,,affianca al lavoro di meccanico una serie di attivita' illegali e coltiva una relazione omosessuale con il ricco Gino ( Boccalatte).Folgorante esordio di Marina Suma che le valse il Premio David di Donatello e si perse lungo gli anni ,senza piu' raggiungere i livelli di questa bella interpretazione.Piscicelli ,gia' regista del bellissimo "Immacolata e Concetta" dirige un film di impronta melodrammatica ,che ha come sfondo il sottoproletariato,molto realista e secco.E' il tipico regista che si e' quasi dimenticato nel tempo,non dirige piu' da una dozzina di anni ed e' un peccato,perche' salvo qualche scivolone ci ha sempre dato opere mai banali e anche questo film lo dimostra,con il merito di farci vedere la violenza estrema della condizione giovanile nelle aree metropolitane senza ricorrere mai a scene di sangue e ci fa conoscere Napoli dal suo ventre senza mai cadere nel folklore.Dedicato a chi cerca un cinema italiano alternativo alle futili produzioni di questi ultimi anni ,quelle per intenderci che si basano solo su contenuti retti da equivoci e doppi sensi.Qua c'e' il "cuore",l"anima"....ed e' gia' tanto.
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