Regia di Marino Girolami vedi scheda film
Marino Girolami scopre l'horror alla tenera età di 66 anni. Già prolifico (meglio: dozzinale) autore di insulse commedie di serie B, nonchè di qualche poliziottesco che per vergogna - dati gli standard qualitativi perfino inferiori ai precedenti - firmava Franco Martinelli, ecco che il Nostro si cimenta nel suo primo e ultimo (per fortuna) film di zombie e cannibali. Questa volta, non potendo ripararsi nemmeno dietro la comoda ombra di Martinelli, avendo scavato ulteriormente a fondo la fossa in cui gettare il suo cinema, sceglie per lo pseudonimo anglicizzato di Frank Martin: purtroppo per lui, l'hanno scoperto subito. Zombi holocaust si rifà già nel titolo a due buoni incassi (per il genere) della passata stagione, ovvero Zombi 2 di Fulci (tutt'altra classe) e Cannibal holocaust di Deodato (assolutamente arrivabile per Girolami/Martin). Squartamenti selvaggi, amputazioni, sangue a litri e budella in bella evidenza, uno scienziato pazzo convinto di creare superuomini innestando cervelli freschi di estrazione su cadaveri in via di putrefazione, ma anche un manipolo di morti viventi che assediano un'isolotto sperduto dell'Indonesia: tralasciando la scarsa fantasia (sceneggiatura di Romano Scandariato, che ha precedentemente scritto per Girolami ed anche per Joe D'Amato), c'è comunque da rilevare un cospicuo utilizzo di costumi, trucchi ed effetti speciali, che non vengono affatto lesinati: dopo appena alcuni secondi assistiamo già alla mutilazione di una mano. E questo è solo l'inizio... Per il ristretto genere può essere un titolo a suo modo interessante, ma nella storia del cinema questo Zombi holocaust lascia serenamente il tempo che trova, dimostrando una volta di più che Girolami non era esattamente un fenomeno. 2,5/10.
In un obitorio americano i cadaveri vengono misteriosamente trovati maciullati, con evidenti tracce di cannibalismo; le indagini portano ad un segreto custodito su un'isoletta indonesiana, dove uno scienziato sta compiendo strani esperimenti su corpi umani...
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