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La mia preda

Regia di Riccardo Schicchi vedi scheda film

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La recensione su La mia preda

di mm40
2 stelle

Poco si sa intorno a questo bizzarro prodotto, ma qualcosa si sa del regista (il più noto agente di pornodive in Italia) e della protagonista (dopo una particina in Rimini Rimini un anno dopo, del 1987, si darà definitivamente al cinema erotico). Si tratta di un lavoraccio tirato via che non può classificarsi 'porno' per il solo motivo che, pur essendo un fitto elenco di accoppiamenti senza logica nè trama vera e propria, non vi compare mai un pene (a meno che non ne esista una versione totalmente esplicita, come usava fare in quegli anni, per immettere il prodotto su due mercati contemporaneamente). Si caratterizza, ad ogni modo, per una salva di cunnilingus: per gli amanti del genere, incalliti onanisti senza materiale migliore 'per le mani'.

Sulla trama

Petra è giovanissima e aspira a fare la modella; maltrattata dalla madre, umiliata dalle suore presso cui studia, violentata dal patrigno, la ragazza decide di darsi alla prostituzione, tanto più che non fa che passare le proprie giornate masturbandosi e frequentando uomini arrapati.

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