Regia di Andrea Barzini vedi scheda film
Un ballerino albanese entra illegalmente in Italia cercando un futuro nella danza. La sua condizione di clandestino e le tante false promesse del mondo dello spettacolo sembrano gambizzare ogni sua speranza, ma lui insiste comunque e non si arrende mai.
E dire che Andrea Barzini, fra gli anni Ottanta e i Novanta, aveva anche provato a lanciarsi nel cinema come regista serio, perfino 'impegnato' (Italia-Germania 4-3; Volevamo essere gli U2). Poi il richiamo delle sirene del piccolo schermo ha avuto la meglio e già all'altezza del 2005 il Nostro si ritrovava a girare materiale promozionale per Maurizio Costanzo (ideatore della storia, nonchè scopritore del protagonista di questa pellicola) come è a tutti gli effetti Passo a due, bieca trasposizione in forma di fiction della vita di Kledi Kadiu, superstar dei programmi della moglie di Costanzo (Maria De Filippi). Per intenderci: Passo a due esce per il cinema, ma è realmente un prodottino striminzito dagli standard artistici prettamente, spudoratamente televisivi; scritto dallo stesso Barzini e farcito di interpreti di seconda o terza fascia (fra i quali la giovane Laura Chiatti e, in una particina, Riccardo Rossi sono quelli più noti), il film scorre placido lungo i binari della prevedibilità più completa, a suon di dialoghi farlocchi e situazioni grossolane. Barzini era già da qualche anno regista del popolare sceneggiato tv Don Matteo e, con ogni probabilità, ha assunto questo incarico come una vacanza di lavoro. Per completezza dell'informazione si segnala che Kledi, dotato come ballerino, non ha alcuna capacità come attore. Su questo versante la sua carriera, infatti, terminerà quasi subito. 1,5/10.
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