Regia di Chris Nahon vedi scheda film
Thriller, noir, fantagenetica, politica ed azione. Tutti questi ingredienti (troppi) sono presenti nell'omonimo romanzo di Jean-Christophe Grange'. Tutto quello che c'era di buono nel libro (premetto che l'ho letto e non l'ho amato) viene sacrificato per il solito film francese d'intrattenimento che deve a tutti i costi imitare i modelli d'oltreoceano per assicurarsi le dovute entrate economiche. Soggetto che almeno all'inizio intriga non poco, nonostante alcuni inserti horror assolutamente inappropriati, per poi scadere in un piattissimo mistery-film con accoppiata di sbirri agli antipodi: il giovane progressista e ligio alle regole e il veterano esperto e tutt'altro che immacolato. Un viaggio nei bassifondi dell'immigrazione turca clandestina in una Parigi grigia e piovosa, patinata e inverosimile, con sicari dei Lupi Grigi turchi agghindati come guerrieri ninja e una rappresentazione della suddetta organizzazione del tutto inverosimile. J.C. Grange' co-sceneggia il film, ed ha la pessima idea di snaturare il suo non eccelso romanzo, facendo sopravvivere i due sbirri, con il corrotto Shiffer ravveduto, e la bella e letale Anna salvata in extremis dai due eroi in un finale da "arrivano i nostri", con le forze di sicurezza turche che stanano gli improbabilissimi Lupi Grigi nascosti nelle grotte della Cappadocia, facendo così felici gli spettatori amanti dell'ovvio e dei prevedibili lieti fine.
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