Regia di Antonio Margheriti vedi scheda film
Nel I secolo A.C. Giulio Cesare manda in missione un gruppo di soldati romani. Dovranno intrufolarsi dietro le linee del nemico Vercingetorige e distruggere la nuova arma segreta dei galli.
Il filone storico stava esaurendosi nel 1964; questa è infatti l'ultima pellicola di tipologia peplum licenziata da Antonio Margheriti, che come di consueto usa firmarsi Anthony Dawson. A corto di idee, gli sceneggiatori rispolverano qualche episodio di storia antica per poterlo mettere in scena con esiti spettacolari e buoni sentimenti di fondo, che prevarranno naturalmente al termine della storia; qui Ernesto Gastaldi e Luciano Martino (con la collaborazione di Arlette Combret per i dialoghi) fanno il possibile per rendere materia interessante un'incursione romana dietro le linee galliche. Il risultato non è neppure male: gli ingredienti di base - e tanto basta, d'altronde - sono ritmo, azione e gran dispendio di comparse in lunghe scene di combattimento; nel cast troviamo Richard Harrison, Philippe Hersent, Ettore Manni, Wandisa Guida, Alessandro Sperli, Piero Lulli. Co-produzione fra Italia e Francia, confezionata con il minimo sforzo economico per un esito qualitativo sufficiente a non scadere nell'evidenza del misero. Negli anni immediatamente successivi Margheriti tornerà alla fantascienza, già assaggiata agli esordi nei primi Sessanta. 2,5/10.
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