Nei pressi di Tbilisi c'è una roccaforte le cui fondamenta crollano continuamente: per rinsaldarle, sarà necessario il sacrificio del figlio del capo della città, che accetterà di farsi murare vivo...
Note
Il maestro georgiano si ispira a un'antica leggenda della sua terra, ricavandone un rarefatto, misterioso e ieratico poema visivo.
Da vedere assolutamente. Immagini pittoriche che sembrano volersi dilatare all'infinito. Un'immersione nell'antica civiltà georgiana, tra riti, religione e sacrificio.
Dopo un'assenza dalla regia di circa quindici anni, dovuta all'ostracismo delle autorità e alla detenzione in carcere per circa cinque anni, Sergej Paradzanov tornò al cinema con questa "Leggenda della fortezza di Suram" girato interamente in Georgia. Il film riprende lo stesso stile del "Colore del melograno" con la voluta staticità della macchina da presa e le inquadrature… leggi tutto
Voto 3. Ho resistito per un’ora e mi considero già da medaglia d’oro al valore. Sperimentale, giusto, ma non si può abusare fino a questo punto dello spettatore. Narrazione totalmente astratta e scomposta e riprese fisse con tecnica a quadro, tipo palcoscenico teatrale. Insostenibile. [03.04.2008] leggi tutto
Era il primo film che vedevo di questo regista di origini armeno/georgiane. Il mio giudizio è più che positivo: colori incredibili, volutamente carichi, eccessivi, inquadrature da quadro, intenso dall'inizio alla fine. Un film nel quale l'unica cosa da non fare è cercare una trama logica; qui la narrazione, se di vera e propria narrazione si può parlare, si dipana…
Dopo un'assenza dalla regia di circa quindici anni, dovuta all'ostracismo delle autorità e alla detenzione in carcere per circa cinque anni, Sergej Paradzanov tornò al cinema con questa "Leggenda della fortezza di Suram" girato interamente in Georgia. Il film riprende lo stesso stile del "Colore del melograno" con la voluta staticità della macchina da presa e le inquadrature…
Voto 3. Ho resistito per un’ora e mi considero già da medaglia d’oro al valore. Sperimentale, giusto, ma non si può abusare fino a questo punto dello spettatore. Narrazione totalmente astratta e scomposta e riprese fisse con tecnica a quadro, tipo palcoscenico teatrale. Insostenibile. [03.04.2008]
La leggenda della fortezza di Suram è un film sperimentale che affascina lo spettatore, anche se la narrazione avvolte è incomprensibile, sublime, dilatata, essenziale. La leggenda è cmq un fatto marginale, perchè la caduta della fortezza sta proprio ad indicare la caduta di un impero, un impero che per salvarsi si deve rivolgere alla supersitizione e al mito.
" Come possiamo percorrere la galleria in un senso o nell' altro senza compromettere la comprensione delle opere esposte, così nel guardare il film possiamo partire dalla fine o da qualsiasi punto senza perdere nulla…
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Commenti (2) vedi tutti
Da vedere assolutamente. Immagini pittoriche che sembrano volersi dilatare all'infinito. Un'immersione nell'antica civiltà georgiana, tra riti, religione e sacrificio.
leggi la recensione completa di orsodelceresioAppagante e trascinante (seppur a tratti dispersivo) testamento surreale del "bardo" della settima arte Parajanov.
commento di Stefano L