Regia di Nathan Juran vedi scheda film
Non è solo un film di fantascienza, o perlomeno non punta tutto sul versante degli effetti visivi dell'esplorazione spaziale, ma è arricchito anche da un'interessante componente fanta-storica alla Jules Verne, con il laboratorio e la fornace dello strampalato scienziato come prodotti 'estremi' della mentalità scientifica (spesso fantasiosa) dell'Inghilterra vittoriana. Le sequenze sulla Luna, poi, rimandano da una parte a Meliés e dall'altra alla classica fantascienza USA anni '50, soprattutto nella rappresentazione dei seleniti, a metà strada fra mosche e formiche. Il registro prevalentemente ironico a volte sembra stridere con alcune situazioni più drammatiche, ma nel complesso è funzionale sia alla caratterizzazione dei personaggi che allo sviluppo della vicenda.
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