Regia di Giuseppe Patroni Griffi vedi scheda film
Dramma esistenzialista, anaffettivo, distaccato, quasi ai limiti della voragine emotiva, che spesso sconfina nei territori del grottesco ma sempre con una compostezza algida e autorevole. Bravissima Elizabeth Taylor, lambita dalla stravaganza, dal caos interiore e trapiantata sullo sfondo di una Roma alienata e alienante. Deliziosa la Washbourne e plauso per la splendida fotografia di Storaro. Assolutamente da riscoprire.
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