Trama
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Regia di Giuseppe Patroni Griffi
Con Elizabeth Taylor, Guido Mannari, Ian Bannen, Mona Washbourne Vedi cast completo
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Patroni Griffi vorrebbe inventarsi Antonioni, riciclare un simbolismo appartenente a un'altra epoca e farlo combaciare all'evoluzione dei tempi. Il tema centrale del plot si basa su schegge di narrato, concatenate in maniera vorticosa da un montaggio che spinge lo sperimentalismo fino al limite consentito (il risultato è che quello che si vede non coincide con nessuna idea di storia in… leggi tutto
Notevole film sulla solitudine, la nevrosi, l'alienazione che esse comporta e provoca se poi sopportata per troppi anni, diretto da un Patroni Griffi che cerca(va) qui di fare qualcosa di quasi completamente diverso da ciò che aveva fatto prima. Riuscendovi su ottimi livelli generali grazie pure a collaboratori di prim'ordine come Franco"Kim" Arcalli al montaggio,… leggi tutto
Dramma esistenzialista, anaffettivo, distaccato, quasi ai limiti della voragine emotiva, che spesso sconfina nei territori del grottesco ma sempre con una compostezza algida e autorevole. Bravissima Elizabeth Taylor, lambita dalla stravaganza, dal caos interiore e trapiantata sullo sfondo di una Roma alienata e alienante. Deliziosa la Washbourne e plauso per la splendida fotografia di Storaro.… leggi tutto
Notevole film sulla solitudine, la nevrosi, l'alienazione che esse comporta e provoca se poi sopportata per troppi anni, diretto da un Patroni Griffi che cerca(va) qui di fare qualcosa di quasi completamente diverso da ciò che aveva fatto prima. Riuscendovi su ottimi livelli generali grazie pure a collaboratori di prim'ordine come Franco"Kim" Arcalli al montaggio,…
leggi tuttoDramma esistenzialista, anaffettivo, distaccato, quasi ai limiti della voragine emotiva, che spesso sconfina nei territori del grottesco ma sempre con una compostezza algida e autorevole. Bravissima Elizabeth Taylor, lambita dalla stravaganza, dal caos interiore e trapiantata sullo sfondo di una Roma alienata e alienante. Deliziosa la Washbourne e plauso per la splendida fotografia di Storaro.…
leggi tuttoIL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA Sola, ma determinata e dotata di un piglio in grado di farla apparire sicura di sé, una bella donna di origini tedesche parte per un viaggio in Italia, dichiarando a coloro che intrecciano la sua strada, di stare raggiungendo il proprio fidanzato per poi partire assieme per una vacanza. In realtà la donna, una quarantenne ancora molto…
leggi tuttoUna donna di mezza età vola a Roma in vacanza, alla ricerca di sè stessa, ma senza disdegnare la compagnia maschile. Che puntualmente non tarda a offrirsi, ma la donna, in forte crisi, si trova a dover respingere un ammiratore insistente. Quarta delle sei regie cinematografiche di Giuseppe Patroni Griffi, Identikit è l'occasione per il regista di lavorare con una…
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leggi tuttoHo sempre guardato con sospetto le avanguardie in ogni forma d'arte : ricordate che strazio la musica dodecafonica, o i balletti senza movimento di un certo coreografo di cui nemmeno ricordo il nome? A differenza…
leggi tuttoPatroni Griffi vorrebbe inventarsi Antonioni, riciclare un simbolismo appartenente a un'altra epoca e farlo combaciare all'evoluzione dei tempi. Il tema centrale del plot si basa su schegge di narrato, concatenate in maniera vorticosa da un montaggio che spinge lo sperimentalismo fino al limite consentito (il risultato è che quello che si vede non coincide con nessuna idea di storia in…
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leggi tuttoDurante l'intervallo dei film trasmessi da Mediaset va in onda il TGCOM. Nelle prossime ore potreste leggere qualcuna delle seguenti notizie..
leggi tuttofotografia eccellente, montaggio interessante
leggi tuttoSull'ultimo numero di Ciak, c'è un articolo a firma di Enrico Lucherini, che ricorda e a modo suo "celebra", la recente scomparsa di Giuseppe Patroni Griffi, a mio avviso irritante per la scarsa obbiettività…
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Commenti (2) vedi tutti
Che dire? Io lo trovo un film a dir poco imbarazzante con un Patroni Griffi che scimmiotta Antonioni ma purtroppo senza poossedere le sue doti introspettive. Nemmeno i preziosismi della fotografia di Storaro e la oresenza di una diva ornai inesorabilmente sul viale del tramonto riescono a salvare la baracca.
commento di (spopola) 1726792Quasi un giallo/thriller, non male.
commento di lonestar