Regia di Pasquale Fanetti vedi scheda film
Che dire? Eh. Che non si trattasse di una pellicola di grande spessore era abbastanza evidente fin dal titolo e dai nomi degli interpreti, pressochè tutti sconosciuti. E, dando un'occhiata ai primi minuti, ci si rende conto immediatamente che luci, musiche e recitazioni sono decisamente approssimativi. Che non fosse un remake di Kubrick e che proprio nulla avesse da condividere con il romanzo di Nabokov era altrettanto scontato (al massimo trova delle ascendenze in Lolita 2000, di qualche anno prima e con la stessa protagonista). E che nemmeno potesse essere un prodotto dall'erotismo patinato o che suggerisse piuttosto che mostrare, bè, era cosa sicuramente da preventivarsi. Perchè il regista, che qui si firma Frank De Niro (cognome originalone, complimenti, anche se il genere di questo De Niro non è esattamente lo stesso di quell'altro), è in realtà Pasquale Fanetti, regista di porno (nel settore, comunque, cura prodotti di buona qualità) ed impiegato nel cinema 'tradizionale' come direttore della fotografia in qualche commediaccia erotica (aridaje) degli anni '70/'80 (Buona come il pane, Quella peste di Pierina). Qui, ovviamente, una trama precisa non c'è: si tratta delle dispersive memorie porcellone di un fotografo che nella sua vita ha conosciuto - biblicamente parlando - tante e tante donne. E che ha la fissa per una bella biondona interpretata dalla modella tedesca Petra Scharbach (uno dei più noti corpi, perchè volti non renderebbe l'idea, dell'agenzia di Riccardo Schicchi Diva futura). La Scharbach - che comunque non ha mai interpretato pellicole pornografiche - offre senza tanti indugi tutta sè stessa alla macchina da presa, fin dalla prima scena in cui compare; è certo un bel vedere, ma la confezione del prodotto prevede di tutto tranne la penetrazione esplicita. Peccato? In effetti manca solo quella, percui il prodotto, così com'è, rimane sospeso in uno stadio ibrido, in un limbo fra erotico e porno che non porta da nessuna parte. 1/10.
Un fotografo di un paesino alterna i ricordi delle sue avventurette erotiche alle sbirciatine nei rullini da sviluppare.
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