Regia di Giuseppe Vari vedi scheda film
In Asia minore c'è un'ecatombe di soldati romani; il centurione Gaio conduce quindi un'armata a vendicare i concittadini uccisi. Una volta sul posto, però, i nuovi arrivati si rendono conto dell'incredibile realtà: un sacerdote locale ha magicamente resuscitato i soldati morti per creare un esercito da inviare a combattere contro Roma.
Questo è senza dubbio uno dei peggiori peplum mai visti. Il mestierante dalle mediocri possibilità Giuseppe Vari dirige come riesce una storia delirante scritta da Piero Pierotti e Marcello Sartarelli, nella quale si mescolano senza soluzione di continuità - e senza alcuna originalità - storia e fantasy, dando vita a una pellicola perennemente in bilico fra serio (volontario) e faceto (involontario). Il cast sarebbe anche accettabile: l'americano John Barrymore, Ettore Manni, Ivano Staccioli, Ida Galli, Andrea Checchi, Philippe Hersent; purtroppo qui però non basterebbe neppure Marlon Brando a rendere interessante una trama tanto sconclusionata e arruffata, composta per lo più da scene di combattimenti a casaccio (dirette malissimo, si aggiunga). La stagione del film mitologico/in costume antico stava concludendosi e le idee a disposizione erano ormai limitare; questo va sicuramente annotato, ma nulla spiega in maniera ragionevole la produzione di un film di questo stampo, sgangheratissimo nella storia e davvero misero nella messa in scena. Da questo momento in avanti Vari si dedicherà per parecchi anni al nuovo fenomeno alimentare del cinema nostrano: lo spaghetti western. 1,5/10.
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